Nov. 9, 2022
Ciao! Sono completamente d’accordo con te, questa frase è infatti vero all’umanità. Credo, che non spariranno mai completamente i pregiudizi, perché ce ne sono anche oggi molti esempi tra persone che hanno la stessa razza, religione, colore, perfino lo stesso paese. Credo, che la ragione per cui non possiamo liberarci dei pregiudizi, è che siamo evolutivamente programmati per avere paura di altri, anche che ci differiscano solo nelle sue opinioni.
Per rispondere alla tua seconda domanda: anch’io ho avuto dell’esperienze così nella scuola elementare. Avevamo una compagna da classe chi ha immigrato dall’estero, è gli altri la prendevano in giro per il suo accento. Qualche bambini anche puntavano un altro scolare, perché non gl’ha piaciuto il colore dei suoi capelli.
Credo che ci siano due maniere in cui è possibile cambiare l’atteggiamento delle persone chi hanno dei pregiudizi in relazione alle altre persone. Da una parte, dobbiamo raccontarli sulle altre culture, altri paesi, altre lingue, eccetera, e dimostrarli che sebbene siamo diversi, siamo molti simili.
D’altra parte, dobbiamo essere rigorosi e pragmatici coi nostri bambini, ed insegnarli che è molto importante a non giudicare le persone solo perché non li somigliano.
Per riassumere, credo che anche se non potremo mai completamente eliminare i pregiudizi, dobbiamo ad insegnare i nostri bambini ed anche gli altri adulti che pensare ed atteggiare così non è accettabile nella nostra società.
Compito 2 Rispondere in 200-250 parole alla lettera apparsa su un forum. Ciao a tutti. Ho letto questo pensiero poco fa:
„Se dovessimo svegliarci una mattina e scoprire che tutti sono della stessa razza, religione e colore di pelle, troveremmo subito qualche altra causa di pregiudizio.” Io penso che questo sia verissimo. L’uomo non riesce a vivere senza pregiudizi. Perché? Che ne pensate? Avete mai incontrato qualcuno, magari nella scuola, che ha espresso il suo pregiudizio verso un’altra persona?
Nella risposta bisogna: • riflettere sull’affermazione, • rispondere alla domanda, • raccontare qualche esperienza personale, • suggerire alcune idee per cambiare l’atteggiamento di quelli che offendono gli altri con i loro pregiudizi.
Sono completamente d’accordo con te, questa frase è infatti vero aldescrive bene l’umanità.
Ho dovuto un po' interpretare per correggere. "Vero a" non esiste in italiano.
Credo, che i pregiudizi non spariranno mai completamente i pregiudizi, perché ce ne sono, perché anche oggi ci sono molti esempi tra persone che hanno della stessa razza, religione, colore, perfino dello stesso paese.
Al contrario delle lingue slave (e do per scontato che anche in ungherese funzioni allo stesso modo), la relativa introdotta da "che" non ha bisogno delle virgole, se non in casi particolari.
Si può in effetti avere una religione, ma la razza, il colore e il paese non si "hanno". Per questo propongo di usare la preposizione "di".
Credo, che la ragione per cui non possiamo liberarci deai pregiudizi, è che siamo evolutivamente programmati per avere paura degli altri, anche che cise differiscaono da noi solo nelle sue opinioni.
Liberarsi da qualcosa (a rigor del vero, "liberarsi di" esiste, ma assume il significato di sbarazzarsi di qualcosa che non si vuole).
Differire DA qualcosa/qualcuno
Per rispondere alla tua seconda domanda: anch’io ho avuto dell’esperienze così nella scuola/simili alle elementarei.
"Esperienze così" è più colloquiale. Un'alternativa più elegante potrebbe essere "esperienze simili".
"Nella scuola elementare" è un linguaggio da documento ufficiale. Ti suggerisco un semplice "alle elementari".
Avevamo una compagna dai classe (chi hae era) immigratoa dall’estero, è e gli altri la prendevano in giro per il suo accento.
Sottintenderei la relativa. "Immigrata" basta, se aggiungi il "che" la frase potrebbe risultare un po' pesante.
Qualche bambini ancheo puntavano anche un altro scolarealunno, perché non gl’hai piaciutoeva il colore dei suoi capelli.
Io direi "bambino", ma se proprio vuoi usare un termine relativo alla scuola, ti consiglio "alunno". "Scolaro" è alquanto desueto.
"Gli ha" non si apostrofa mai. Inoltre qui era necessario l'imperfetto.
Credo che ci siano due maniere in cui è possibile cambiare l’atteggiamento delle persone chie hanno dei pregiudizi in relazione alle altre persone.
Da una parte, dobbiamo raccontarli sulle altre culture, altri paesi, altre lingue, eccetera, e dimostrarlie che sebbene siamo diversi, siamo molti simili.
Dimostrare è intransitivo (dimostrare A). "Li" si usa coi verbi transitivi.
D’altra parteo canto, dobbiamo essere rigorosi e pragmatici coi nostri bambini, ed insegnargli che è molto importante a non giudicare le persone solo perché non lci somigliano.
Stesso discorso: "insegnare" è un verbo intransitivo, ti serve il pronome adeguato ("gli" sta per "a loro" in questo caso).
Per riassumere, credo che anche se non potremo mai completamente eliminare i pregiudizi, dobbiamo ad insegnare ai nostri bambini ed anche agli altri adulti che pensare ed atteggiaresi così non è accettabile nella nostra società.
"Atteggiarsi" è riflessivo, come "comportarsi".
Dovere+infinito, senza nessuna preposizione in mezzo (stesso discorso per "volere" e "potere").
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La grammatica soffre un po'. Fai molta confusione tra tempi verbali diversi (soprattutto al passato) e pronomi. Anche le preposizioni sono un punto debole.
Il lessico è molto forbito, ma attenzione a non esagerare e usare termini rari e/o desueti.
Ti consiglio di concentrarti sulla grammatica.
Writing excersize |
Ciao! |
Sono completamente d’accordo con te, questa frase è infatti vero all’umanità. Sono completamente d’accordo con te, questa frase Ho dovuto un po' interpretare per correggere. "Vero a" non esiste in italiano. |
Credo, che non spariranno i pregiudizi, perché ce ne sono anche oggi molti esempi tra persone che hanno la stessa razza, religione, colore, perfino lo stesso paese. |
Credo, che la ragione per cui non possiamo liberarci dei pregiudizi, è che siamo evolutivamente programmati per avere paura di altri, anche che ci differiscano solo nelle sue opinioni. Credo Liberarsi da qualcosa (a rigor del vero, "liberarsi di" esiste, ma assume il significato di sbarazzarsi di qualcosa che non si vuole). Differire DA qualcosa/qualcuno |
Per rispondere alla tua seconda domanda: anch’io ho avuto dell’esperienze così nella scuola elementare. Per rispondere alla tua seconda domanda: anch’io ho avuto dell’esperienze così "Esperienze così" è più colloquiale. Un'alternativa più elegante potrebbe essere "esperienze simili". "Nella scuola elementare" è un linguaggio da documento ufficiale. Ti suggerisco un semplice "alle elementari". |
Avevamo una compagna da classe chi ha immigrato dall’estero, è gli altri la prendevano in giro per il suo accento. Avevamo una compagna d Sottintenderei la relativa. "Immigrata" basta, se aggiungi il "che" la frase potrebbe risultare un po' pesante. |
Qualche bambini anche puntavano un altro scolare, perché non gl’ha piaciuto il colore dei suoi capelli. Qualche bambin Io direi "bambino", ma se proprio vuoi usare un termine relativo alla scuola, ti consiglio "alunno". "Scolaro" è alquanto desueto. "Gli ha" non si apostrofa mai. Inoltre qui era necessario l'imperfetto. |
Credo che ci siano due maniere in cui è possibile cambiare l’atteggiamento delle persone chi hanno dei pregiudizi in relazione alle altre persone. Credo che ci siano due maniere in cui è possibile cambiare l’atteggiamento delle persone ch |
Da una parte, dobbiamo raccontarli sulle altre culture, altri paesi, altre lingue, eccetera, e dimostrarli che sebbene siamo diversi, siamo molti simili. Da una parte, dobbiamo raccontarli sulle altre culture, altri paesi, altre lingue, eccetera, e dimostrar Dimostrare è intransitivo (dimostrare A). "Li" si usa coi verbi transitivi. |
D’altra parte, dobbiamo essere rigorosi e pragmatici coi nostri bambini, è insegnarli che è molto importante a non giudicare le persone solo perché non li somigliano. |
Per riassumere, credo che anche se non potremo mai completamente eliminare i pregiudizi, dobbiamo ad insegnare i nostri bambini ed anche gli altri adulti che pensare ed atteggiare così non è accettabile nella nostra società. Per riassumere, credo che anche se non potremo mai completamente eliminare i pregiudizi, dobbiamo "Atteggiarsi" è riflessivo, come "comportarsi". Dovere+infinito, senza nessuna preposizione in mezzo (stesso discorso per "volere" e "potere"). |
Credo, che non spariranno mai completamente i pregiudizi, perché ce ne sono anche oggi molti esempi tra persone che hanno la stessa razza, religione, colore, perfino lo stesso paese. Credo Al contrario delle lingue slave (e do per scontato che anche in ungherese funzioni allo stesso modo), la relativa introdotta da "che" non ha bisogno delle virgole, se non in casi particolari. Si può in effetti avere una religione, ma la razza, il colore e il paese non si "hanno". Per questo propongo di usare la preposizione "di". |
D’altra parte, dobbiamo essere rigorosi e pragmatici coi nostri bambini, ed insegnarli che è molto importante a non giudicare le persone solo perché non li somigliano. D’altr Stesso discorso: "insegnare" è un verbo intransitivo, ti serve il pronome adeguato ("gli" sta per "a loro" in questo caso). |
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