Nov. 14, 2021
Questo cubo ha guarito la mia mortalità
Coloro che hanno comprato questo cubo di tungsteno senza fili con lo scopo di ammirare il suo peso surreale hanno la mentalità del tutto sbagliata. Io, nella mia saggezza elevata e ambizione sfrenata, ho comprato questo cubo per abituarmi pienamente all’intensità della sua densità, per rendere a me sopportabile e addirittura normale il suo peso, cosicché tutto il mondo intorno a me possa trasformarsi in un’arena morbida di spensieratezza gravitazionale. E ha funzionato, con tremendo successo. Ho portato il tungsteno con me, mi sono attaccato al tiro verso il basso che proviene da parte delle sue dimensioni ridotte, al suo desiderio di essere una cosa sola col pavimento. Questa forza mi è diventata talmente normale che alzare qualsiasi altro oggetto ora sembra come alzare zucchero filato o un cuscino soffice. Uomini virili grandi e corpulenti che fanno pesi ora mi paiono piccoli bambini che sollevano solo alluminio.
Ricordo solo vagamente i giorni prima di diventare un uomo di tungsteno. Quanto sembrano lontani quei giorni ormai, quanto carichi dell’apparente pesantezza di oggetti di uso quotidiano. Derido i filistei che agiscono ancora in un mondo privo di tungsteno, le loro spalle gracili e non rafforzate dall’esperienza di recare tungsteno. Ah, che sciocchi, beati nella loro ignoranza, anestetizzati dalla mancanza di uno sforzo significativo, privi di passione.
Nietzsche disse una volta che chi ha un perché può sopportare quasi ogni come. Ma chi ha un cubo di tungsteno può sopportare ogni oggetto meno denso, e tutto questo parlare di perché e come diviene superfluo.
Schopenhauer disse una volta che ognuno prende i limiti del suo campo visivo per i confini del mondo. Il tungsteno espande i limiti del campo visivo mostrando un esempio di densità aumentata al cui confronto gli oggetti di uso quotidiano ai quali si era precedentemente abituati ottengono una qualità leggera e aerea. Chi può piangere la tragedia della vita quando si è circondati da oggetti così leggeri? Chi può lacrimare in un mondo di polistirolo e cuscini?
Avete capito ormai? Questo non è un metallo ordinario. In questo metallo vi è il potenziale alchimistico di trasformare il vostro mondo trasformando le vostre aspettative. Chi non ha ancora tenuto il cubo in mano o in bocca non può capire, perché vive ancora in un mondo di densità normale, come i cavernicoli di Platone. Chi si è aperto alla densità del tungsteno cambierà di conseguenza le proprie aspettative al peso e alla densità.
Dare a questo cubo una valutazione di meno di cinque stelle sarebbe come condannare la vita stessa. Come oserei io, da comune mortale, giudicare il più compatto di tutti i materiali dal prezzo abbordabile? No. Io dico con gratitudine a qualsiasi essere superiore possa aver creato questo universo: bel lavoro con il tungsten. Lui sì che è denso.
Siedo qui con il mio cubo di tungsteno, trascendente sopra la morte stessa. Perché per quanto questo cubo di tungsteno durerà per sempre, io sono nella presenza dell’immortalità.
<p><a href="https://www.amazon.com/gp/customer-reviews/RZKKKAM6FE5AI/ref=cm_cr_dp_d_rvw_ttl?ie=UTF8&ASIN=B00XZBIJLS">This Cube Cured my Mortality</a></p>
<p>All the people here who bought this wireless tungsten cube to admire its surreal heft have precisely the wrong mindset. I, in my exalted wisdom and unbridled ambition, bought this cube to become fully accustomed to the intensity of its density, to make its weight bearable and in fact normal to me, so that all the world around me may fade into a fluffy arena of gravitational inconsequence. And it has worked, to profound success. I have carried the tungsten with me, have grown attached to the downward pull of its small form, its desire to be one with the floor. This force has become so normal to me that lifting any other object now feels like lifting cotton candy, or a fluffy pillow. Big burly manly men who pump iron now seem to me as little children who raise mere aluminum.<br><br>I can hardly remember the days before I became a man of tungsten. How distant those days seem now, how burdened by the apparent heaviness of everyday objects. I laugh at the philistines who still operate in a world devoid of tungsten, their shoulders thin and unempowered by the experience of bearing tungsten. Ha, what fools, blissful in their ignorance, anesthetized by their lack of meaningful struggle, devoid of passion.<br><br>Nietzsche once said that a man who has a why can bear almost any how. But a man who has a tungsten cube can bear any object less dense, and all this talk of why and how becomes unnecessary.<br><br>Schopenhauer once said that every man takes the limits of his own field of vision for the limits of the world. Tungsten expands the limits of a man’s field of vision by showing him an example of increased density, in comparison to which the everyday objects to which he was formerly accustomed gain a light and airy quality. Who can lament the tragedy of life, when surrounded by such lightweight objects? Who can cry in a world of styrofoam and cushions?<br><br>Have you yet understood? This is no ordinary metal. In this metal is the alchemical potential to transform your world, by transforming your expectations. Those who have not yet held the cube in their hands and mouths will not understand, for they still live in a world of normal density, like Plato’s cave dwellers. Those who have opened their mind to the density of tungsten will shift their expectations of weight and density accordingly.<br><br>To give this cube a rating of anything less than five stars would be to condemn life itself. Who am I, as a mere mortal, to judge the most compact of all affordable materials? No. I say gratefully to whichever grand being may have created this universe: good job on the tungsten. It sure is dense.<br><br>I sit here with my tungsten cube, transcendent above death itself. For insofar as this tungsten cube will last forever, I am in the presence of immortality.</p>
Una recensione su Amazon di un cubo di tungsteno
Questo cubo ha guarito la mia mi ha reso immortalitàe
Non ha senso logico usare il verbo "guarito" in questo contesto. La mortalità non è una malattia.
Coloro che hanno comprato questo cubo di tungsteno senza fili con lo scopo di ammirare il suo peso surreale hanpartono lda mentalitàun presupposto del tutto sbagliatao.
"Mentalità sbagliata" è un'espressione abbastanza innaturale, ma ho capito cosa intendevi grazie alla traduzione. Un'espressione più naturale è "partire da un presupposto".
Io, nella mia saggezza elevata e ambizione sfrenata, ho comprato questo cubo per abituarmi pienamente all’intensità della sua alta densità, per rendere afar sì che il suo peso divenisse per me sopportabile e addirittura normale il suo peso, cosicché tutto il mondo intorno a me possa trasformarsi in un’arena morbida di spensieratezza gravitazionale.
La densità non è intensa. Si dice "alta" o "bassa" densità.
"Rendere a me+aggettivo" è un'espressione che penso andrebbe bene solo in poesia. In questo contesto stona.
E ha funzionato, con tremendo successo.
Ho portato il tungsteno con me, mi sono attaccato al tiroffezionato all'attrazione verso il basso che proviene da parte delle sue dimensioni ridotte, al suo desiderio di essere una cosa sola col pavimento.
Grow attached to= affezionarsi a
"Mi sono attaccato" significa che ti sei attaccato con lo scotch o la colla.
"Tiro" si usa ne caso in cui tiri qualcosa (es. tiro al giavellotto). Qui si parla di attrazione (come l'attrazione gravitazionale che ci attrae verso il centro della terra).
Questa forza mi è diventata talmente normale per me che alzare qualsiasi altro oggetto ora sembra come alzare zucchero filato o un cuscino soffice.
Uomini virili grandi e corpulenti che fanno pesi ora mi paiono piccoli bambini che sollevano solo alluminio.
Ricordo solo vagamente quei giorni prima di diventare un uomo di tungsteno.
Userei "quei" per dare un senso di lontananza.
Quanto sembrano lontani quei giorni ormai, quanto carichi dell’apparente pesantezza degli oggetti di uso quotidiano.
Derido i filistei che agiscono ancora in un mondo privo di tungsteno, le loro spalle gracili e non rafforzate dall’esperienza di recaremaneggiare il tungsteno.
"Recare" significa "fare un torto" (recare danno). Nella forma impersonale, significa "andare a/in" (recarsi in un posto).
Ah, che sciocchi, beati nella loro ignoranza, anestetizzati dalla mancanza di uno sforzo significativo, privi di passione.
Nietzsche disse una volta che chi ha un perché può sopportare quasi ogni come.
Ma chi ha un cubo di tungsteno può sopportare ogni oggetto meno denso, e tutto questo parlare di perché e come diviene superfluo.
Schopenhauer disse una volta che ognuno prende i limiti del suo campo visivo per i confini del mondo.
Il tungsteno espande i limiti del campo visivo mostrdando un esempio'illusione di densità aumentata al cui confrontoche rende gli oggetti di uso quotidiano ai quali si era precedentemente abituati ottengono una qualità leggerai e aereai.
Ho semplificato la frase per evitare di concatenare più relative.
Perché "esempio"? Si tratta piuttosto di un'illusione.
Chi può piangere la tragedia della vita quando si è circondati da oggetti così leggeri?
Chi può lacrimapiangere in un mondo di polistirolo e cuscini?
"Lacrimare" è un termine tecnico-anatomico, mentre il tuo registro è formale e un po' letterario. Stona troppo.
Avete capito ormaia?
"Ormai" si usa quando c'è stato un cambiamento importante della situazione con un sottotono emotivo. Se dici "avete capito ormai?" mi sembra tu sia triste che ora il lettore capisce, mentre preferivi quando non capiva.
Questo non è un metallo ordinario.
In questo metallo vi è il potenziale alchimistemico di trasformare il vostro mondo trasformmutando le vostre aspettative.
Suggerisco il sinonimo "mutare" per evitare ripetizioni.
Chi non ha ancora tenuto il cubo in mano o in bocca non può capire, perché vive ancora in un mondo di densità normale, come igli uomini della cavernicolia di Platone.
Non userei "cavernicoli" qua. Sebbene il significato letterale sia "uomini che abitano le caverne" è una parola che è sinonimo di "uomo preistorico". Anche l'espressione "uomo delle caverne" si usa come sinonimo di "uomo preistorico".
Chi si è aperto alla densità del tungsteno cambierà di conseguenza le proprie aspettative riguardo al peso e alla densità.
Dare a questo cubo una valutazione di meno di cinque stelle sarebbe come condannare la vita stessa.
Come oserei io, da comune mortale, giudicare il più compatto di tutti i materiali dal prezzo abbordabile?
No.
Io dico con gratitudine a qualsiasi essere superiore possa aver creato questo universo: bel lavoro con il tungsteno.
Lui sì che è denso.
Siedo qui con il mio cubo di tungsteno, che trascendente sopra la morte stessa.
Persino in poesia il participio presente usato in questo modo è raro.
Perché per quantofinché questo cubo di tungsteno durerà per sempre, io sono nella, io sarò in presenza dell’immortalità.
Oppure "mi troverò al cospetto dell'immortalità".
Non ha senso dire "per sempre". Se usi "finché" o "per quanto" stai già definendo una durata. È come dire "quanto dura quel film di mezz'ora?": la risposta è già nella domanda.
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Hai una padronanza eccellente dell'italiano, arrivando a gestire addirittura un registro alquanto elevato.
C'erano comunque parole e espressioni poco naturali o illogiche per un italiano, ma nulla di troppo assurdo.
Una recensione su Amazon di un cubo di tungsteno This sentence has been marked as perfect! |
Questo cubo ha guarito la mia mortalità Questo cubo Non ha senso logico usare il verbo "guarito" in questo contesto. La mortalità non è una malattia. |
Coloro che hanno comprato questo cubo di tungsteno senza fili con lo scopo di ammirare il suo peso surreale hanno la mentalità del tutto sbagliata. Coloro che hanno comprato questo cubo di tungsteno senza fili con lo scopo di ammirare il suo peso surreale "Mentalità sbagliata" è un'espressione abbastanza innaturale, ma ho capito cosa intendevi grazie alla traduzione. Un'espressione più naturale è "partire da un presupposto". |
Io, nella mia saggezza elevata e ambizione sfrenata, ho comprato questo cubo per abituarmi pienamente all’intensità della sua densità, per rendere a me sopportabile e addirittura normale il suo peso, cosicché tutto il mondo intorno a me possa trasformarsi in un’arena morbida di spensieratezza gravitazionale. Io, nella mia saggezza elevata e ambizione sfrenata, ho comprato questo cubo per abituarmi pienamente all La densità non è intensa. Si dice "alta" o "bassa" densità. "Rendere a me+aggettivo" è un'espressione che penso andrebbe bene solo in poesia. In questo contesto stona. |
E ha funzionato, con tremendo successo. This sentence has been marked as perfect! |
Ho portato il tungsteno con me, mi sono attaccato al tiro verso il basso che proviene da parte delle sue dimensioni ridotte, al suo desiderio di essere una cosa sola col pavimento. Ho portato il tungsteno con me, mi sono a Grow attached to= affezionarsi a "Mi sono attaccato" significa che ti sei attaccato con lo scotch o la colla. "Tiro" si usa ne caso in cui tiri qualcosa (es. tiro al giavellotto). Qui si parla di attrazione (come l'attrazione gravitazionale che ci attrae verso il centro della terra). |
Questa forza mi è diventata talmente normale che alzare qualsiasi altro oggetto ora sembra alzare zucchero filato o un cuscino soffice. |
Uomini grandi e corpulenti che fanno pesi ora mi paiono piccoli bambini che sollevano solo alluminio. |
Ricordo solo vagamente i giorni prima di diventare un uomo di tungsteno. Ricordo solo vagamente quei giorni prima di diventare un uomo di tungsteno. Userei "quei" per dare un senso di lontananza. |
Quanto sembrano lontani quei giorni ormai, quanto carichi dell’apparente pesantezza di oggetti di uso quotidiano. Quanto sembrano lontani quei giorni ormai, quanto carichi dell’apparente pesantezza degli oggetti di uso quotidiano. |
Derido i filistei che agiscono ancora in un mondo privo di tungsteno, le loro spalle gracili e non rafforzate dall’esperienza di recare tungsteno. Derido i filistei che agiscono ancora in un mondo privo di tungsteno, le loro spalle gracili e non rafforzate dall’esperienza di "Recare" significa "fare un torto" (recare danno). Nella forma impersonale, significa "andare a/in" (recarsi in un posto). |
Ah, che sciocchi, beati nella loro ignoranza, anestetizzati dalla mancanza di uno sforzo significativo, privi di passione. This sentence has been marked as perfect! |
Nietzsche disse una volta che chi ha un perché può sopportare quasi ogni come. This sentence has been marked as perfect! |
Ma chi ha un cubo di tungsteno può sopportare ogni oggetto meno denso, e tutto questo parlare di perché e come diviene superfluo. This sentence has been marked as perfect! |
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Il tungsteno espande i limiti del campo visivo mostrando un esempio di densità aumentata al cui confronto gli oggetti di uso quotidiano ai quali si era precedentemente abituati ottengono una qualità leggera e aerea. Il tungsteno espande i limiti del campo visivo Ho semplificato la frase per evitare di concatenare più relative. Perché "esempio"? Si tratta piuttosto di un'illusione. |
Chi può piangere la tragedia della vita quando si è circondati da oggetti così leggeri? This sentence has been marked as perfect! |
Chi può lacrimare in un mondo di polistirolo e cuscini? Chi può "Lacrimare" è un termine tecnico-anatomico, mentre il tuo registro è formale e un po' letterario. Stona troppo. |
Avete capito ormai? Avete capito or "Ormai" si usa quando c'è stato un cambiamento importante della situazione con un sottotono emotivo. Se dici "avete capito ormai?" mi sembra tu sia triste che ora il lettore capisce, mentre preferivi quando non capiva. |
Questo non è un metallo ordinario. This sentence has been marked as perfect! |
In questo metallo vi è il potenziale alchimistico di trasformare il vostro mondo trasformando le vostre aspettative. In questo metallo vi è il potenziale alch Suggerisco il sinonimo "mutare" per evitare ripetizioni. |
Chi non ha ancora tenuto il cubo nelle mani o in bocca non può capire, poiché vive ancora in un mondo di densità normale, come i cavernicoli di Platone. |
Chi si è aperto alla densità di tungsteno cambierà le sue aspettative al peso e alla densità di conseguenza. |
Dare a questo cubo una valutazione di meno di cinque stelle sarebbe come condannare la vita stessa. This sentence has been marked as perfect! |
Come oserei io, da comune mortale, giudicare il più compatto di tutti i materiali dal prezzo abbordabile? This sentence has been marked as perfect! |
No. This sentence has been marked as perfect! |
Io dico con gratitudine a chiunque essere superiore possa aver creato questo universo: bel lavoro con il tungsten. |
Lui sì che è denso. This sentence has been marked as perfect! |
Siedo qui con il mio cubo di tungsteno, trascendente sopra la morte stessa. Siedo qui con il mio cubo di tungsteno, che trascende Persino in poesia il participio presente usato in questo modo è raro. |
Poiché per quanto questo cubo di tungsteno durerà per sempre, io sono nella presenza dell’immortalità. |
Chi si è aperto alla densità di tungsteno cambierà le proprie aspettative al peso e alla densità di conseguenza. |
Chi si è aperto alla densità di tungsteno cambierà di conseguenza le proprie aspettative al peso e alla densità. |
Chi si è aperto alla densità del tungsteno cambierà di conseguenza le proprie aspettative al peso e alla densità. Chi si è aperto alla densità del tungsteno cambierà di conseguenza le proprie aspettative riguardo al peso e alla densità. |
Chi non ha ancora tenuto il cubo in mano o in bocca non può capire, poiché vive ancora in un mondo di densità normale, come i cavernicoli di Platone. |
Questa forza mi è diventata talmente normale che alzare qualsiasi altro oggetto ora sembra di alzare zucchero filato o un cuscino soffice. |
Questa forza mi è diventata talmente normale che alzare qualsiasi altro oggetto ora sembra come alzare zucchero filato o un cuscino soffice. Questa forza |
Chi non ha ancora tenuto il cubo in mano o in bocca non può capire, perché vive ancora in un mondo di densità normale, come i cavernicoli di Platone. Chi non ha ancora tenuto il cubo in mano o in bocca non può capire, perché vive ancora in un mondo di densità normale, come Non userei "cavernicoli" qua. Sebbene il significato letterale sia "uomini che abitano le caverne" è una parola che è sinonimo di "uomo preistorico". Anche l'espressione "uomo delle caverne" si usa come sinonimo di "uomo preistorico". |
Perché per quanto questo cubo di tungsteno durerà per sempre, io sono nella presenza dell’immortalità. Perché Oppure "mi troverò al cospetto dell'immortalità". Non ha senso dire "per sempre". Se usi "finché" o "per quanto" stai già definendo una durata. È come dire "quanto dura quel film di mezz'ora?": la risposta è già nella domanda. |
Io dico con gratitudine a qualsiasi essere superiore possa aver creato questo universo: bel lavoro con il tungsten. Io dico con gratitudine a qualsiasi essere superiore possa aver creato questo universo: bel lavoro con il tungsteno. |
Uomini virili grandi e corpulenti che fanno pesi ora mi paiono piccoli bambini che sollevano solo alluminio. This sentence has been marked as perfect! |
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