Feb. 28, 2024
L'ultima volta quando è stato un anno bisestile sono successe solo brutte cose. Spero che quest'anno vada meglio. Ho un'amica il cui compleanno è il 29 febbraio. Mi pare così figo, non lo so perché. Mi sono sempre piaciute le cose un po' strane.
Stamattina ho camminato quasi undici mila di passi, sono ritornata stanchissima, ma felice di averlo fatto.
Quando cammino, è come meditare. Mi stanca lo sforzo, ma mi rende più calma del solito. Dopo una lunga passeggiata non ho più forze per pensare al lavoro e al fatto che è tutto faticosissimo.
La giornata sembra più lunga quando ci si sveglia presto, quindi domani mi sveglio alle 6. Non solo devo abituarmi a svegliarmi più presto di prima ( da marzo lavoro da mezzogiorno ), ma devo anche andare dal dottore.
Faccio delle analisi del sangue ( è un controllo di routine ). Non le faccio da più di 4 anni. Sono il tipo di persona a cui non importa quanto è passato il tempo da quando sono andata dal dottore, se non c'è nessun dolore. Secondo gli altri, sarebbe bene sapere se c'è qualcosa di grave o che non va.
Per questo motivo, tutta la giornata ho provato a non pensare alle analisi di domani. Fortunatamente il dottore è vicino e mi può dire tutto ciò che ha in mente riguardo ai risultati.
Domani lavoro dalle 15 e mezza. Se riuscirò a dormire un po' dopo la visita dal dottore, sarà bello. Però non ne ho molta fiducia. Forse mi sentirò fresca dopo aver smesso di preoccuparmene. Per ora solo il lavoro è la mia preoccupazione.
A domani.
Mercoledì 28 febbraio
L'ultima volta quandoche è stato un anno bisestile sono successe solo brutte cose.
Oppure, più corto, "lo scorso anno bisestile...".
In italiano è sempre "l'ultima/la prima/la seconda volta che".
Spero che quest'anno vada meglio.
Ho un'amica il cui compleanno è il 29 febbraio.
Mi pare così figfighissimo, non lo so perché.
Ti sconsiglio di usare "così" con gli aggettivi all'infuori di strutture più complesse del genere così+aggettivo+che/da (es. così forte da...). Alcuni italiani stanno cominciando ad usare tali espressioni, ma io lo reputo un anglicismo. L'espressione più naturale è usare la forma in -issimo.
Mi sono sempre piaciute le cose un po' strane.
Stamattina ho camminato quasi undici mila di passi, sono ritornata stanchissima, ma felice di averlo fatto.
Oppure "ne ho camminato quasi undicimila di passi", ma in tal caso stai evidenziando che sono tanti passi, il che ci può stare nel contesto. Quello che voglio dire è che "di" si usa in congiunzione con "ne": ci devono per forza essere entrambi.
Quando cammino, è come meditare.
Mi stanca lo sforzo, ma mi rende piùSforzarmi mi stanca/è stancante, ma mi calma più del solito.
La tua frase è grammaticalmente corretta e naturale, il mio è un suggerimento di una frase che potrebbe risultare più spontanea.
Dopo una lunga passeggiata non ho più forze per pensare al lavoro e al fatto che è tutto faticosissimo.
La giornata sembra più lunga quando ci si sveglia presto, quindi domani mi sveglio alle 6.
Non solo devo abituarmi a svegliarmi più presto di prima ( da marzo lavoro da mezzogiorno ), ma devo anche andare dal dottore.
Piccolo appunto: sia in questa frase che nella precedente ("mi sveglio alle 6"), usi il presente col significato di futuro. In italiano si può fare, è corretto, ma sappi che è un uso colloquiale.
Faccio delle analisi del sangue ( è un controllo di routine ).
Se dici "delle" sembra che ci siano diversi tipi di analisi del sangue e tu ne fai un tipo specifico. Non sono un medico, ma penso che le analisi del sangue siano sempre le stesse. Il partitivo si usa effettivamente quando non specifichi ("devo fare DELLE analisi"), ma se specifichi che sono del sangue, è meglio usare l'articolo determinativo.
Non le faccio da più di 4 anni.
Sono il tipo di persona a cui non importa quanto è passato il temptempo è/sia passato da quando sonoè andata dal dottore, se non c'è nessun dolore.
"è andata" perché il soggetto grammaticale è "il tipo di persona", anche se stai parlando di te stessa.
Per quanto riguarda la scelta tra congiuntivo e indicativo, io in questo caso direi "sia" perché il verbo "importare" denota soggettività ed anche emotività. Nel linguaggio colloquiale, l'indicativo in questo contesto si può accettare.
Secondo gli altri, sarebbe bene sapere se c'è qualcosa di grave o che non va.
Se dici "gli altri" sembra che tu ti stia riferendo a delle persone nello specifico. Qua parli in generale, quindi non c'è bisogno dell'articolo.
Per questo motivo, per tutta la giornata ho provato a non pensare alle analisi di domani.
Fortunatamente il dottore è vicino e mi può dire tutto ciò che ha in mentepensa riguardo ai risultati.
Non sono sicuro di aver capito. "Avere in mente" si usa per le idee o dei pensieri astratti. Qua si tratta di interpretare i risultati delle analisi, è più concreto come concetto. In questo contesto il verbo "pensare" ha il significato di "avere l'opinione" (se ho ben capito, quello che vuoi dire è che il dottore può dirti la sua opinione sui risultati delle analisi).
Domani lavoro dalle 15 e mezza.
Se riuscirò a dormire un po' dopo la visita dal dottore, starà bellò a posto.
Quel "sarà bello" in questa frase lo trovo poco naturale.
Però non ne ho molta fiduciaci credo/spero tanto.
"Avere fiducia" ha un significato molto più letterale.
Forse mi sentirò fresca dopo aver smesso di preoccuparmene.
Per ora solo il lavoro è la mia preoccupazione.
A domani.
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La maggior parte delle mie correzioni sono puntualizzazioni e consigli. È tutto scritto bene!
Per ora solo il lavoro è la mia preoccupazione. This sentence has been marked as perfect! |
L'ultima volta quando è stato un anno bisestile sono succese solo brutte cose. |
Mi sono piaciuti da sempre le cose un po' strane. |
Non solo devo abituarmi a svegliarmi più presto di prima ( da marzo lavoro da mezzogiorno ), ma anche vado dal dottore. |
Sono il tipo di persona a cui non importa quanto è passato il tempo da quando è andata dal dottore, se non c'è nessun dolore. |
Dopo una lunga passeggiata non ho più forze per pensare al lavoro e al fatto che è tutto faticosissimo. This sentence has been marked as perfect! |
Mercoledì 28 febbraio This sentence has been marked as perfect! |
L'ultima volta quando è stato un anno bisestile sono successe solo brutte cose. L'ultima volta Oppure, più corto, "lo scorso anno bisestile...". In italiano è sempre "l'ultima/la prima/la seconda volta che". |
Spero che quest'anno vada meglio. This sentence has been marked as perfect! |
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Mi pare così figo, non lo so perché. Mi pare Ti sconsiglio di usare "così" con gli aggettivi all'infuori di strutture più complesse del genere così+aggettivo+che/da (es. così forte da...). Alcuni italiani stanno cominciando ad usare tali espressioni, ma io lo reputo un anglicismo. L'espressione più naturale è usare la forma in -issimo. |
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Stamattina ho camminato quasi undici mila di passi, sono ritornata stanchissima, ma felice di averlo fatto. Stamattina ho camminato quasi undici Oppure "ne ho camminato quasi undicimila di passi", ma in tal caso stai evidenziando che sono tanti passi, il che ci può stare nel contesto. Quello che voglio dire è che "di" si usa in congiunzione con "ne": ci devono per forza essere entrambi. |
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La tua frase è grammaticalmente corretta e naturale, il mio è un suggerimento di una frase che potrebbe risultare più spontanea. |
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Non solo devo abituarmi a svegliarmi più presto di prima ( da marzo lavoro da mezzogiorno ), ma devo anche andare dal dottore. Non solo devo abituarmi a svegliarmi più presto di prima ( Piccolo appunto: sia in questa frase che nella precedente ("mi sveglio alle 6"), usi il presente col significato di futuro. In italiano si può fare, è corretto, ma sappi che è un uso colloquiale. |
Faccio delle analisi del sangue ( è un controllo di routine ). Faccio Se dici "delle" sembra che ci siano diversi tipi di analisi del sangue e tu ne fai un tipo specifico. Non sono un medico, ma penso che le analisi del sangue siano sempre le stesse. Il partitivo si usa effettivamente quando non specifichi ("devo fare DELLE analisi"), ma se specifichi che sono del sangue, è meglio usare l'articolo determinativo. |
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Sono il tipo di persona a cui non importa quanto è passato il tempo da quando sono andata dal dottore, se non c'è nessun dolore. Sono il tipo di persona a cui non importa quanto "è andata" perché il soggetto grammaticale è "il tipo di persona", anche se stai parlando di te stessa. Per quanto riguarda la scelta tra congiuntivo e indicativo, io in questo caso direi "sia" perché il verbo "importare" denota soggettività ed anche emotività. Nel linguaggio colloquiale, l'indicativo in questo contesto si può accettare. |
Secondo gli altri, sarebbe bene sapere se c'è qualcosa di grave o che non va. Secondo Se dici "gli altri" sembra che tu ti stia riferendo a delle persone nello specifico. Qua parli in generale, quindi non c'è bisogno dell'articolo. |
Per questo motivo, tutta la giornata ho provato a non pensare alle analisi di domani. Per questo motivo, per tutta la giornata ho provato a non pensare alle analisi di domani. |
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Fortunatamente il dottore è vicino e mi può dire tutto ciò che ha in mente riguardo ai risultati. Fortunatamente il dottore è vicino e mi può dire tutto ciò che Non sono sicuro di aver capito. "Avere in mente" si usa per le idee o dei pensieri astratti. Qua si tratta di interpretare i risultati delle analisi, è più concreto come concetto. In questo contesto il verbo "pensare" ha il significato di "avere l'opinione" (se ho ben capito, quello che vuoi dire è che il dottore può dirti la sua opinione sui risultati delle analisi). |
Se riuscirò a dormire un po' dopo la visita dal dottore, sarà bello. Se riuscirò a dormire un po' dopo la visita dal dottore, star Quel "sarà bello" in questa frase lo trovo poco naturale. |
Però non ne ho molta fiducia. Però non "Avere fiducia" ha un significato molto più letterale. |
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