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shadowfax26

July 1, 2025

92
Martedì 1 luglio

È il primo giorno di ferie, ho già messo il computer del lavoro in una scatola, insieme agli schermi, e adesso non so cosa dovrei sentire.

È davvero la fine di un'era, e mi mancherà tantissimo. Però, mi aspettano tanti giorni liberi, e ho altre cose a cui devo pensare.

Voglio iniziare il nuovo progetto con un atteggiamento migliore di prima, mettendo da parte il passato.

Finora, sono stata abituata a una certa routine, e d'ora in poi dovrò abituarmi a un'altra.

Corrections

Martedì 1 luglio

È il primo giorno di ferie, h. Ho già messo il computer deli lavoro in una scatola, insieme agli schermi, e adesso non so cosame dovrei sentiremi.

Diciamo "il computer DI lavoro". "Non so cosa dovrei sentire" non è sbagliato di per sé, ma suona poco naturale in questo contesto; è più naturale dire "non so COME dovrei sentirMI" in questo caso. "cosa" è riferito a un oggetto. "come" a uno stato d'animo. È possibile usare "non so cosa dovrei sentire" per trasmettere un senso di distacco in senso stilistico, quasi poetico, per esempio: "Marco mi ha lasciata, ma non so cosa dovrei sentire". Il protagonista usa "cosa" per trasmettere maggiormente un senso di distacco tra l'avvenimento (essere lasciati) e la completa apatia che sta provando che contrasta con quanto ci si aspetterebbe nel caso della rottura di un rapporto. Questo funziona perché l'ascoltatore o il lettore nel leggere "Non so COSA dovrei sentire" è automaticamente stranito dall'uso per il quale, se si trattasse di una conversazione, molto probabilmente commenterebbe: «In che senso "cosa"?! Tristezza ovviamente!»

È davvero la fine di un'era, e mi mancherà tantissimo.

Usi troppe virgole. Raramente mettiamo la virgola prima di una "e" di congiunzione. Qui puoi dire: "È davvero la fine di un'era. Mi mancherà tantissimo." per sottolineare una pausa tra i due concetti, oppure: "È davvero la fine di un'era e mi mancherà tantissimo" per sottolineare la correlazione tra le due cose, ma anche: "È davvero la fine di un'era: mi mancherà tantissimo." per sottolineare la dipendenza tra i due concetti (il secondo dipende dal primo).

Però, mi aspettano tanti giorni liberi, e ho altre cose a cui devo pensare.

Più naturale: "però mi aspettano tanti giorni liberi e poi ho altre cose a cui devo pensare."

Voglio iniziare il nuovo progetto con un atteggiamento migliore di prima, mettendo da parte il passato.

Finora, sono stata abituata a una certa routine, e d'ora in poi dovrò abituarmi a un'altra.

È più naturale dire: "Finora sono stata abituata a una certa routine, ma d'ora in poi dovrò abituarmi a un'altra". L'uso della congiunzione "e", in questo contesto, trasmette un senso di fatica. È come se stessi facendo una lista di cose da fare (e avere una lista di cose da fare non è mai piacevole).

Feedback

Ti ho corretto nel tentativo di aiutarti a essere più naturale, ma ciò che avevi scritto era comunque ben formulato e perfettamente comprensibile. Bravissima!

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July 1, 2025

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Grazie di cuore per le correzioni, sicuramente mi aiuteranno! 😁

È davvero la fine di un'era, e mi mancherà tantissimo.


È davvero la fine di un'era, e mi mancherà tantissimo.

Usi troppe virgole. Raramente mettiamo la virgola prima di una "e" di congiunzione. Qui puoi dire: "È davvero la fine di un'era. Mi mancherà tantissimo." per sottolineare una pausa tra i due concetti, oppure: "È davvero la fine di un'era e mi mancherà tantissimo" per sottolineare la correlazione tra le due cose, ma anche: "È davvero la fine di un'era: mi mancherà tantissimo." per sottolineare la dipendenza tra i due concetti (il secondo dipende dal primo).

Però, mi aspettano tanti giorni liberi, e ho altre cose a cui devo pensare.


Però, mi aspettano tanti giorni liberi, e ho altre cose a cui devo pensare.

Più naturale: "però mi aspettano tanti giorni liberi e poi ho altre cose a cui devo pensare."

Voglio iniziare il nuovo progetto con un atteggiamento migliore di prima, mettendo da parte il passato.


This sentence has been marked as perfect!

Finora, sono stata abituata a una certa routine, e d'ora in poi dovrò abituarmi a un'altra.


Finora, sono stata abituata a una certa routine, e d'ora in poi dovrò abituarmi a un'altra.

È più naturale dire: "Finora sono stata abituata a una certa routine, ma d'ora in poi dovrò abituarmi a un'altra". L'uso della congiunzione "e", in questo contesto, trasmette un senso di fatica. È come se stessi facendo una lista di cose da fare (e avere una lista di cose da fare non è mai piacevole).

Martedì 1 luglio


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È il primo giorno di ferie, ho già messo il computer del lavoro in una scatola, insieme agli schermi, e adesso non so cosa dovrei sentire.


È il primo giorno di ferie, h. Ho già messo il computer deli lavoro in una scatola, insieme agli schermi, e adesso non so cosame dovrei sentiremi.

Diciamo "il computer DI lavoro". "Non so cosa dovrei sentire" non è sbagliato di per sé, ma suona poco naturale in questo contesto; è più naturale dire "non so COME dovrei sentirMI" in questo caso. "cosa" è riferito a un oggetto. "come" a uno stato d'animo. È possibile usare "non so cosa dovrei sentire" per trasmettere un senso di distacco in senso stilistico, quasi poetico, per esempio: "Marco mi ha lasciata, ma non so cosa dovrei sentire". Il protagonista usa "cosa" per trasmettere maggiormente un senso di distacco tra l'avvenimento (essere lasciati) e la completa apatia che sta provando che contrasta con quanto ci si aspetterebbe nel caso della rottura di un rapporto. Questo funziona perché l'ascoltatore o il lettore nel leggere "Non so COSA dovrei sentire" è automaticamente stranito dall'uso per il quale, se si trattasse di una conversazione, molto probabilmente commenterebbe: «In che senso "cosa"?! Tristezza ovviamente!»

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