Oct. 4, 2023
Avevo da sempre un’amica chiamata Veronica. Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché le loro madri si conobbero come giovane e così prese l’inizio un’amicizia che si è trasmessa alle generazioni seguenti e mantenuta per molti decenni.
Veronica era una ragazza bella, divertente, inteligente e soprattuto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare. La sua famiglia viveva in un piccolo paese circa a un’ora in macchina dalla mia, che è la seconda città più grande del nostro paese. Le nostre famiglie andavano a vedere una all’altra per festeggiare ogni Natale, ogni Pasqua, i compleanni e via dicendo. Insomma, io che vedevo questa famiglia molte volte all’anno, la consideravo, in certo senso, parte della mia.
Veronica aveva due fratelli molto più grandi. Uno di loro, Paolo, era sportivo. A mio padre e a me piace molto sciare e quindi andavamo a sciare con Veronica e anche con il suo fratello Paolo. Se non mi sbaglio, almeno tre volte siamo andati a sciare insieme.
Io e Veronica siamo diventate più amiche durante la crescita verso la maturità. Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre alla mia città per frequentare lo stesso liceo che frequentavo io. Però, siccome era di un anno più grande, frequentava la classe sopra la mia. Sebbene ci abbia fatto delle amicizie, noi mantenevamo i nostri incontri, magari no molto frequenti, comunque lei era sempre una delle mie amiche principali.
Uno o due anni dopo, è capitato qualcosa che non riuscivo a capire. Mia mamma e la madre di Veronica hanno litigato e mia madre ha finito la loro amicizia per questa ragione: aveva un’impressione che la madre di Veronica la stava soltanto usando. Infatti, mia madre è avvocata, e, secondo mia madre, lei non le chiamava più da sola che per avere delle consultazioni giuridiche. Per un lato, mia madre vuole aiutare molto le persone, per l’altro, se la persona non le „paga“ questo servizio con l’amicizia e la gratitudine, lei diventa frustrata e rinuncia all’amicizia.
Non so a quale punto la madre di Veronica non fosse amichevole con mia madre o se davvero fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici, comunque la loro amicizia era finita e questo voleva dire che le nostre famiglie non si vedevano più, sono diventate ostili una verso l’altra, almeno da parte delle due madri. Mia madre odiava così tanto la madre di Veronica che mi proibiva assurdamente che io continuasse a essere amica di Veronica.
Dal quel momento in poi, la situazione è diventata molto strana. Io non riuscivo a capire che quella famiglia non facesse più parte della mia. Ero molto frustrata e delusa. Anche Veronica non capiva perché la situazione fosse diventata così. Lei era nell’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare la medicina, doveva impegnarsi molto. Continuavamo a essere amiche, ma non era più come prima, e inoltre lei non aveva molto tempo libero quindi ci vedevamo dopo scuola forse una volta ogni due tre mesi.
Quando Veronica è andata a studiare la medicina a Praga, la capitale, la distanza tra di noi - fisica e di conseguenza anche mentale - si è prolungata, non da parte mia però. Le ho proposto molte volte di venire a vederla, ma senza grande successo. Quando ci vedevamo una volta all’anno mi sono accorta quanto sia cambiata. Non vedevo più quella Veronica dell’infanzia; questa Veronica aveva dei valori diversi dai miei, voleva fare una grande carriera, ammirava le persone influenti: di moda, di stile, etc. Insomma, le cose mondane la hanno colpito.
Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più il contatto tranne le rete sociali, ma solo passivamente. Ogni tanto posto qualcosa e lei ci mette like. Ogni tanto posta qualcosa anche lei. Sempre che guardo le sue foto mi ricordo com’è strana la situazione. Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona con cui siamo cresciute tranne le foto sull’Instagram. Faccio finta che mi piaccia?
L’amicizia finita in modo strano
Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché le loro madri si conobbero comeda giovanei e così prese l’inizio un’amicizia che si è trasmessa alle generazioni seguenti e mantenuta per molti decenni.
Veronica era una ragazza bella, divertente, inteligente e soprattuto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare.
La sua famiglia viveva in un piccolo paese circa a un’ora in macchina dalla mia, che è la seconda città più grande del nostro paese.
Le nostre famiglie andavano a vedere una dall’altra per festeggiare ogni Natale, ogni Pasqua, i compleanni e via dicendo.
Insomma, io che vedevo questa famiglia molte volte all’anno, la consideravo, in certo senso, parte della mia.
Veronica aveva due fratelli molto più grandi.
Uno di loro, Paolo, era sportivo.
Se non mi sbaglio, almeno tre volte siamo andati a sciare insieme almeno tre volte.
Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre anella mia città per frequentare lo stesso liceo che frequentavo io.
Però, siccome era di un anno più grandepiù grande di un anno, frequentava la classe sopra la mia.
Sebbene csi abbiafosse fattoa delle amicizie, noi mantenevamo i nostri incontri, magari non molto frequenti, comunque lei era sempre una delle mie amiche principali.
"farsi delle amicizie", "farsi degli amici"
Uno o due anni dopo, è capitato qualcosa che non riuescivo a capire.
Mia mamma e la madre di Veronica hanno litigato e mia madre ha finitroncato la loro amicizia per questa ragione: aveva un’l'impressione che la madre di Veronica la stavaesse soltanto usando.
Infatti, mia madre è avvocatao, e, secondo milei, la madre, lei non le chiamava più da sola che di Veronica chiamava soltanto per avere delle consultazioni giuridiche.
PerDa un lato, mia madre vuole aiutare molto le persone, per dall’altro, se la persona non le „paga“ questo servizio con l’amicizia e la gratitudine, lei diventa frustrata e rinuncia all’amicizia.
Non so a quale punto la madre di Veronica non fosse amichevole converso mia madre o se davvero fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici, comunque la loro amicizia era finita e questo voleva dire che le nostre famiglie non si vedevano più, e sono diventate ostili una verso l’altra, almeno da parte delle due madri.
"fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici"
Per quanto importanti, non classificherei i servizi giuridici come "insopportabile esigenza"
Inoltre il termine "servizio giuridico" é molto formale e forse non adatto a questo contesto.
C'e' un'espressione utile in questi casi: "avere secondi fini" che significa avere un obiettivo nascosto. Per esempio, si potrebbe dire:
"se davvero fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici" -> "se avesse secondi fini"
Lei era nell’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare la medicina, doveva impegnarsi molto.
Non si usa l'articolo per le materie scolastiche
"studiare storia, geografia, italiano..."
Quando Veronica è andata a studiare la medicina a Praga, la capitale, la distanza tra di noi - fisica e di conseguenza anche mentale - si è prolungé aumentata, non da parte mia però.
"prolungarsi" si usa per il tempo di solito
Le ho proposto molte volte di veniandare a vedetrovarla, ma senza grande successo.
Insomma, le cose mondane la hanno colpito'hanno colpita le cose mondane.
Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più il contatto tranne le retetramite i sociali, ma solo passivamente.
Ogni tanto posto qualcosa e lei ci mette like.
SempreOgni volta che guardo le sue foto mi ricordo di com’è strana la situazione.
Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona con cui siamo cresciute tranne attraverso le foto sull’Instagram.
Feedback
Buon testo!
L’Un'amicizia finita in modo strano
Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché le loro madri si conobbero comeda giovanei e così prese l’ebbe inizio un’amicizia che si è trasmessa anelle generazioni seguenti e mantenuta per molti decenni.
Meglio "ci siamo conosciuti perchè le nostre nonne si connobbero quando erano giovani e quindi la loro amicizia si tramise poi alle generazioni successive"
Veronica era una ragazza bella, divertente, intelligente e soprattutto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare.
La sua famiglia viveva in un piccolo paese a circa a un’ora din macchina dalla mia, che è la seconda città più grande del nostro paese.
Le nostre famiglie andavano a vedere una all’altrasi vedevano per festeggiare ogni Natale, ogni Pasqua, i compleanni e via dicendo.
Puoi anche dire "andavano a trovare l'altra"
Insomma, io che vedevo questa famiglia molte volte all’anno, e la consideravo, in un certo senso, parte della mia.
Meglio così
A mio padre e a me piace molto sciare e quindi andavamo a sciare con Veronica e anche con il suo fratello Paolo.
Se non mi sbaglio, almeno tre volte siamo andati a sciare insieme almeno tre volte .
Io e Veronica siamo diventate più amiche durante la crescita verso la maturipubertà.
Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre anella mia città per frequentare lo stesso liceo che frequentavo io.
Meglio "il mio stesso liceo"
Però, siccome era di un anno più grande, frequentava la classe sdoprao la mia.
Sebbene ci abbia fatto delle amicizie, noi mantenevamo i nostri incontrrapporti, magari non molto frequenti, comunque lei erma lei era/rimaneva sempre una delle mie amiche principali.
Uno o due anni dopo, è capitato qualcosa che non sono riuscivota a capire.
Mia mamma e la madre di Veronica hanno litigato e mia madre ha finito la loro amicizia per questa ragione: aveva un’l'impressione che la madre di Veronica la stavaesse soltanto usando.
Meglio "Ma un giorno le nostre mamme hanno litigato perchè la mia credeva che l'amica la stesse solo usando"
Infatti, mia madre è avvocata, e, secondo mia madre, leilei, la sua amica non lea chiamava più da sola chese non per avere delle consultazioni giuridiche.
PerDa un lato, mia madre vuole aiutare molto le persone, per ma dall’altro, se la persona non le „"paga“ questo servizio con l’amicizia e la gratitudine, lei diventa frustrata e rinuncia all’amicizia.
Non so a quale punto la madre di Veronica non fosse amichevole con mia madre o se davvero fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici, comunque la loro amicizia era finita e questo voleva dire che le nostre famiglie non si vedevano più, sono diventatquanto realmente la situazione fosse grave, quanto realmente il loro rapporto non fosse amichevole ma solo basato sui servizi di mia madre; fatto sta che la loro amicizia finì e dunque le nostre famiglia iniziarono a non vedersi più e ad essere ostili una verso l’'altra, almeno da parte delle due madri.
Non mi piaceva la tua costruzione, anche se era per lo più corretta
Mia madre odiava così tanto la madre di Veronica che mi proibiva assurdamente che io continuasse a essere amica di Veroniccon la figlia.
Dal quel momento in poi, la situazione è diventata molto strana.
Io non riuscivo a capire che quella famiglia non facesse più parte della mia.
Puoi usare il verbo "interiorizzare"
Lei era neall’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare la medicina, doveva impegnarsi molto.
Quando Veronica è andata a studiare la medicina a Praga, la capitale, la distanza tra di noi - fisica e di conseguenza anche mentale - si è prolung/emotiva - è aumentata, non da parte mia però.
Le ho proposto molte volte di venire a vederla/rovarla, ma senza grande successo.
Quando ci vedevamosiamo iniziate a vedere una volta all’anno mi sono accorta quanto sia cambiata.
Non vedevo più quella Veronica dell’infanzia; questa Veronica aveva dei valori diversi dai miei, voleva favere una grande carriera, ammirava le persone influenti: di moda, di stile, etc.
Insomma, le cose mondane la 'hanno colpitoa/conquistata.
Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più il contatto tranne le retei se non sui sociali, ma solo passivamente.
SempreOgni volta che guardo le sue foto mi ricordo com’è strana la situazione.
Se vuoi usare "sempre" puoi dire "quando la vedo penso sempre a quanto sia strana la situazione"
Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona, con cui siamo cresciute, tranne le foto sull’Instagram.
Faccio finta che mi piaccia?
Forse rende meglio "dovrei far finta che mi vada bene?"
Feedback
Buon testo
Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché già le loro madri si conobbero comeerano conosciute da giovanei e così prese l’aveva avuto inizio un’amicizia che si è trasmessa alle generazioni seguenti e che si è mantenuta per molti decenni.
Veronica era una ragazza bella, divertente, intelligente e soprattutto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare.
La sua famiglia viveva in un piccolo paese circa a un’ora in macchina dalla mia città, che è la seconda città più grande del nostro paese.
Le nostre famiglie andavano a vedere una all’si vedevano l'una con l'altra per festeggiare ogni Natale, ogni Pasqua, i compleanni e via dicendo.
Anche: "Le nostre famiglie si incontravano..." oppure "si scambiavano delle visite..." oppure "andavano a trovarsi reciprocamente..."
Insomma, io che vedevo questa famiglia molte volte all’anno, la consideravo, in un certo senso, parte della mia.
Io e Veronica siamo diventate più amiche durante la crescita verso la maturità'adolescenza.
Oppure: "Io e Veronica siamo diventate ancora più amiche mentre crescevamo verso la maturità"
Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre anella mia città per frequentare lo stesso liceo che frequentavo io.
Sebbene ci abbiaavessi fatto delle altre amicizie, noi mantenevamo i nostri incontri, magari non molto frequenti, ma comunque lei era sempre una delle mie amiche principaligliori amiche.
Mia mamma e la madre di VeronicaLe nostre mamme hanno litigato e mia madre ha finito la loro amicizia per questa ragione: aveva unl’impressione che la madre di Veronica la stavaesse soltanto usando.
Infatti, mia madre è avvocata, e, secondo milei, la madre, lei non di Veronica lea chiamava più da sola chesolo per avere delle consultazionienze giuridiche.
PerDa un lato, mia madre vuole aiutare molto le persone, per ma dall’altro, se la persona non le „ripaga“ questo servizio con l’amicizia e la gratitudine, lei diventa frustrata e rinuncia all’amicizia.
Non so fino a quale punto la madre di Veronica non fosse amichevole con mia madre oe se davvero fosse già insopportabile l’esigenza richiesta dei servizi giuridici, comunque la loro amicizia era finita e questo volevaavrebbe voluto dire che le nostre famiglie non si vedevano più, sosarebbero viste più: erano diventate ostili una verso l’altra, almeno da parte delle due madri.
Questo paragrafo può essere interpretato e quindi corretto in vari modi. Per esempio: "La loro amicizia era finita e questo ha voluto dire che le nostre famiglie non si sono incontrate più: sono diventate ostili..." "Non so fino a che punto la madre di Veronica fosse o meno amichevole con mia madre o quanto fosse diventata insopportabile la sua esigenza di servizi giuridici..."
Mia madre odiava così tanto la madre di Veronica che mi proibiva assurdamente che io continuassei a essere amica di Veronica.
"Assurdamente" ci sta benissimo, ma ho il dubbio che volessi dire "assolutamente" e allora lo scrivo.
Io non riuscivo a capire percheé quella famiglia non facesse più parte della mia.
Oppure: "io non riuscivo ad accettare che..."
Lei era nell’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare la medicina, doveva impegnarsi molto.
Continuavamo a essere amiche, ma non era più come prima, e i. Inoltre lei non aveva molto tempo libero, quindi ci vedevamo raramente dopo la scuola: forse una volta ogni due o tre mesi.
Poteva andare bene "non era più come prima", sottintendendo "la nostra amicizia". "Continuavamo a essere amiche anche se la nostra amicizia non era più la stessa di prima". L'imperfetto dà l'idea di un tempo non definito. Potevi scrivere: "Lei non aveva molto tempo libero, quindi ci siamo viste una volta ogni due o tre mesi dopo la scuola" o (dubitativo): "ci saremo viste una volta in due o tre mesi"
Quando Veronica è andata a studiare la medicina a Praga, la capitale, la distanza tra di noi - fisica e di conseguenza anche mentale - si è proallungata, non da parte mia però.
Le ho proposto molte volte di veniandare a vedetrovarla, ma senza grande successo.
Oppure, al contrario: "Le ho proposto molte volte di venire a trovarmi".
Quando ci vedevamosiamo viste una volta all’, un anno, mi sono accorta di quanto siafosse cambiata.
Sembra incoerente che vi vedevate una volta all'anno dalla fine degli anni scolastici, per cui ho fatto la correzione in quel modo. Se però vuoi dire che vi siete viste una volta ogni anno la frase può diventare: "Quando ci vedevamo una volta l'anno mi accorgevo di quanto fosse cambiata". Mantieni la concordanza temporale tra i verbi :)
Non vedevo piùho visto quella Veronica dell’infanzia; questa Veronica aveva dei valori diversi dai miei, voleva fare una grande carriera, ammirava le persone influenti:, di moda, di stile, etc.
Stessa correzione del paragrafo sopra. "Quando ci siamo incontrate non ho visto...". Se invece gli incontri si sono ripetuti va bene come hai scritto o anche "non ho più visto quella Veronica dell'infanzia". Da "questa Veronica in poi" va bene usare l'imperfetto in tutti e tre i casi
Insomma, le cose mondane la han'avevano colpitoa.
"L'hanno colpita" va bene se ti riferisci al fatto che questo "essere stata colpita" vale ancora oggi. "L'avevano colpita" in quel periodo: mi sembra più coerente con la storia che hai scritto.
Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più il contattoi tranne che attraverso le retei sociali, ma solo passivamente.
Sempre che, quando guardo le sue foto, mi ricordo com’èe sia strana la situazione.
Anche: "Ogni volta che guardo le sue foto mi ricordo di quanto sia strana (o come sia strana) la situazione". È corretto usare il congiuntivo (come sia strana) e non l'indicativo (come è strana) ma è un "errore" comunissimo anche tra gli italiani
Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona con cui siamo cresciute, tranne che per le foto sull’ Instagram.
L’amicizia finita in modo strano
This sentence has been marked as perfect! |
Avevo da sempre un’amica chiamata Veronica. |
Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché le loro madri si conobbero come giovane e così prese l’inizio un’amicizia che si è trasmessa alle generazioni seguenti e mantenuta per molti decenni. Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché già le loro madri si Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché le loro madri si conobbero Meglio "ci siamo conosciuti perchè le nostre nonne si connobbero quando erano giovani e quindi la loro amicizia si tramise poi alle generazioni successive" Anche le nostre madri si conoscevano da sempre perché le loro madri si conobbero |
Veronica era una ragazza bella, divertente, inteligente e soprattuto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare. Veronica era una ragazza bella, divertente, intelligente e soprattutto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare. Veronica era una ragazza bella, divertente, intelligente e soprattutto pacifica, che non avrebbe mai voluto litigare. This sentence has been marked as perfect! |
La sua famiglia viveva in un piccolo paese circa a un’ora in macchina dalla mia, che è la seconda città più grande del nostro paese. La sua famiglia viveva in un piccolo paese circa a un’ora in macchina dalla mia città, che è la seconda La sua famiglia viveva in un piccolo paese a circa This sentence has been marked as perfect! |
Le nostre famiglie andavano a vedere una all’altra per festeggiare ogni Natale, ogni Pasqua, i compleanni e via dicendo. Le nostre famiglie Anche: "Le nostre famiglie si incontravano..." oppure "si scambiavano delle visite..." oppure "andavano a trovarsi reciprocamente..." Le nostre famiglie Puoi anche dire "andavano a trovare l'altra" Le nostre famiglie andavano |
Insomma, io che vedevo questa famiglia molte volte all’anno, la consideravo, in certo senso, parte della mia. Insomma, io che vedevo questa famiglia molte volte all’anno, la consideravo, in un certo senso, parte della mia. Insomma, io Meglio così This sentence has been marked as perfect! |
Veronica aveva due fratelli molto più grandi. This sentence has been marked as perfect! |
Uno di loro, Paolo, era sportivo. This sentence has been marked as perfect! |
A mio padre e a me piace molto sciare e quindi andavamo a sciare con Veronica e anche con il suo fratello Paolo. A mio padre e a me piace molto sciare e quindi andavamo a sciare con Veronica e anche con |
Se non mi sbaglio, almeno tre volte siamo andati a sciare insieme. Se non mi sbaglio, Se non mi sbaglio, |
Io e Veronica siamo diventate più amiche durante la crescita verso la maturità. Io e Veronica siamo diventate più amiche durante l Oppure: "Io e Veronica siamo diventate ancora più amiche mentre crescevamo verso la maturità" Io e Veronica siamo diventate più amiche durante la |
Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre alla mia città per frequentare lo stesso liceo che frequentavo io. Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre Meglio "il mio stesso liceo" Quando lei aveva 15 anni, si è trasferita con sua madre |
Però, siccome era di un anno più grande, frequentava la classe sopra la mia. Però, siccome era di un anno più grande, frequentava la classe Però, siccome era |
Sebbene ci abbia fatto delle amicizie, noi mantenevamo i nostri incontri, magari no molto frequenti, comunque lei era sempre una delle mie amiche principali. Sebbene Sebbene ci abbia fatto delle amicizie, noi mantenevamo i nostri Sebbene "farsi delle amicizie", "farsi degli amici" |
Uno o due anni dopo, è capitato qualcosa che non riuscivo a capire. Uno o due anni dopo, è capitato qualcosa che non sono riusci Uno o due anni dopo, è capitato qualcosa che non ri |
Mia mamma e la madre di Veronica hanno litigato e mia madre ha finito la loro amicizia per questa ragione: aveva un’impressione che la madre di Veronica la stava soltanto usando.
Mia mamma e la madre di Veronica hanno litigato e mia madre ha finito la loro amicizia per questa ragione: aveva Meglio "Ma un giorno le nostre mamme hanno litigato perchè la mia credeva che l'amica la stesse solo usando" Mia mamma e la madre di Veronica hanno litigato e mia madre ha |
Infatti, mia madre è avvocata, e, secondo mia madre, lei non le chiamava più da sola che per avere delle consultazioni giuridiche. Infatti, mia madre è avvocata, e, secondo Infatti, mia madre è avvocata, e Infatti, mia madre è avvocat |
Per un lato, mia madre vuole aiutare molto le persone, per l’altro, se la persona non le „paga“ questo servizio con l’amicizia e la gratitudine, lei diventa frustrata e rinuncia all’amicizia.
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Non so a quale punto la madre di Veronica non fosse amichevole con mia madre o se davvero fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici, comunque la loro amicizia era finita e questo voleva dire che le nostre famiglie non si vedevano più, sono diventate ostili una verso l’altra, almeno da parte delle due madri. Non so fino a quale punto la madre di Veronica non fosse amichevole con mia madre Questo paragrafo può essere interpretato e quindi corretto in vari modi. Per esempio: "La loro amicizia era finita e questo ha voluto dire che le nostre famiglie non si sono incontrate più: sono diventate ostili..." "Non so fino a che punto la madre di Veronica fosse o meno amichevole con mia madre o quanto fosse diventata insopportabile la sua esigenza di servizi giuridici..." Non so Non mi piaceva la tua costruzione, anche se era per lo più corretta Non so "fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici" Per quanto importanti, non classificherei i servizi giuridici come "insopportabile esigenza" Inoltre il termine "servizio giuridico" é molto formale e forse non adatto a questo contesto. C'e' un'espressione utile in questi casi: "avere secondi fini" che significa avere un obiettivo nascosto. Per esempio, si potrebbe dire: "se davvero fosse già insopportabile l’esigenza dei servizi giuridici" -> "se avesse secondi fini" |
Mia madre odiava così tanto la madre di Veronica che mi proibiva assurdamente che io continuasse a essere amica di Veronica. Mia madre odiava così tanto la madre di Veronica che mi proibiva assurdamente che io continuass "Assurdamente" ci sta benissimo, ma ho il dubbio che volessi dire "assolutamente" e allora lo scrivo. Mia madre odiava così tanto la madre di Veronica che mi proibiva assurdamente che io continuasse a essere |
Dal quel momento in poi, la situazione è diventata molto strana. Da |
Io non riuscivo a capire che quella famiglia non facesse più parte della mia. Io non riuscivo a capire perch Oppure: "io non riuscivo ad accettare che..." Io non riuscivo a capire che quella famiglia non facesse più parte della mia. Puoi usare il verbo "interiorizzare" |
Ero molto frustrata e delusa. |
Anche Veronica non capiva perché la situazione fosse diventata così. |
Lei era nell’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare la medicina, doveva impegnarsi molto. Lei era nell’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare Lei era Lei era nell’ultimo anno di liceo e siccome voleva studiare Non si usa l'articolo per le materie scolastiche "studiare storia, geografia, italiano..." |
Continuavamo a essere amiche, ma non era più come prima, e inoltre lei non aveva molto tempo libero quindi ci vedevamo dopo scuola forse una volta ogni due tre mesi. Continuavamo a essere amiche, ma non Poteva andare bene "non era più come prima", sottintendendo "la nostra amicizia". "Continuavamo a essere amiche anche se la nostra amicizia non era più la stessa di prima". L'imperfetto dà l'idea di un tempo non definito. Potevi scrivere: "Lei non aveva molto tempo libero, quindi ci siamo viste una volta ogni due o tre mesi dopo la scuola" o (dubitativo): "ci saremo viste una volta in due o tre mesi" |
Quando Veronica è andata a studiare la medicina a Praga, la capitale, la distanza tra di noi - fisica e di conseguenza anche mentale - si è prolungata, non da parte mia però. Quando Veronica è andata a studiare Quando Veronica è andata a studiare Quando Veronica è andata a studiare "prolungarsi" si usa per il tempo di solito |
Le ho proposto molte volte di venire a vederla, ma senza grande successo. Le ho proposto molte volte di Oppure, al contrario: "Le ho proposto molte volte di venire a trovarmi". Le ho proposto molte volte di venire a vederla/rovarla, ma senza grande successo. Le ho proposto molte volte di |
Quando ci vedevamo una volta all’anno mi sono accorta quanto sia cambiata. Quando ci Sembra incoerente che vi vedevate una volta all'anno dalla fine degli anni scolastici, per cui ho fatto la correzione in quel modo. Se però vuoi dire che vi siete viste una volta ogni anno la frase può diventare: "Quando ci vedevamo una volta l'anno mi accorgevo di quanto fosse cambiata". Mantieni la concordanza temporale tra i verbi :) Quando ci |
Non vedevo più quella Veronica dell’infanzia; questa Veronica aveva dei valori diversi dai miei, voleva fare una grande carriera, ammirava le persone influenti: di moda, di stile, etc. Non Stessa correzione del paragrafo sopra. "Quando ci siamo incontrate non ho visto...". Se invece gli incontri si sono ripetuti va bene come hai scritto o anche "non ho più visto quella Veronica dell'infanzia". Da "questa Veronica in poi" va bene usare l'imperfetto in tutti e tre i casi Non vedevo più quella Veronica dell’infanzia; questa Veronica aveva dei valori diversi dai miei, voleva |
Insomma, le cose mondane la hanno colpito. Insomma, le cose mondane l "L'hanno colpita" va bene se ti riferisci al fatto che questo "essere stata colpita" vale ancora oggi. "L'avevano colpita" in quel periodo: mi sembra più coerente con la storia che hai scritto. Insomma, le cose mondane l Insomma, l |
Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più il contatto tranne le rete sociali, ma solo passivamente. Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più i Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più i Sono passati cinque anni e oggi non manteniamo più |
Ogni tanto posto qualcosa e lei ci mette like. Ogni tanto posto qualcosa e lei |
Ogni tanto posta qualcosa anche lei. |
Sempre che guardo le sue foto mi ricordo com’è strana la situazione. Sempre Anche: "Ogni volta che guardo le sue foto mi ricordo di quanto sia strana (o come sia strana) la situazione". È corretto usare il congiuntivo (come sia strana) e non l'indicativo (come è strana) ma è un "errore" comunissimo anche tra gli italiani
Se vuoi usare "sempre" puoi dire "quando la vedo penso sempre a quanto sia strana la situazione"
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Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona con cui siamo cresciute tranne le foto sull’Instagram. Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona con cui siamo cresciute, tranne che per le foto su Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona, con cui siamo cresciute, tranne le foto sull’Instagram. Non sappiamo più nulla della vita dell’altra persona con cui siamo cresciute tranne attraverso le foto sull’Instagram. |
Faccio finta che mi piaccia? Faccio finta che mi piaccia? Forse rende meglio "dovrei far finta che mi vada bene?" |
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