Dec. 18, 2024
Quante cose non ho fatto perche avevo paura di mettermi in imbarazzo? Oppure avevo paura di rompere qualche regola della cultura. Io so logicamente che sono qui sulla Terra per solo un molto corto tempo e nonostante ciò, è imbarazzantemente difficile di vivere come sono a conoscenza di questo fatto. Non aiuta niente avere questa conoscenza e fare niente. Avere ottanta anni e non potere fare più cio che voleva fare cinquanta anni prima. Ma ancora, niente cambierà. E non mi riferisco alle cose cattive come skydiving o mettendo salsa di Ranch sulla pizza a Napoli. Voglio dire le cose normale come messeggiare qualcuno con chi mi piacerebbere avere una amicizia. O andare a lezioni di disegno perché mi piacerebbe imparare ma non credo che ho un talento naturale. Sono intrappalato in una gabbia che io stesso ho fatto.
How many things have I not done because I was afraid of embarrassment. Or I was afraid to break some cultural rule. I logically know that I am on the Earth for only a very short time and despite that it is embarrassingly difficult to live like I'm conscious of that fact. It doesn't help anything to have this knowledge and not do anything. To be eighty years old and not be able to do what you wanted to do fifty years ago. But still, nothing will change. And I'm not referring to dangerous things like skydiving or putting Ranch Dressing on a pizza in Napoli. I mean normal things like messaging someone with whom I would like to have a friendship. Or going to drawing lessons because I would like to learn but I don't believe I have a natural talent for it. I am trapped in a cage that I myself have made.
La Paura che Confina
Il titolo è molto poetico, puoi anche usare il verbo "sconfinare", che vuol dire superare i limiti, andare oltre.
In questo caso potrebbe essere molto bello!
Quante cose non ho fatto percheé avevo paura di mettermi in imbarazzo?
Oppure (perché) avevo paura di rompinfrangere qualche regola della cultura.?
Rompere e infrangere sono sinonimi, però in questo caso infrangere è più appropriato credo
Io so logicamente che sono qui sulla Terra per solo unper un tempo molto corto tempo e nonostante ciò, è imbarazzantement e difficile di vivere come sono a conoscenza di questo fatto.
Mi piace moltissimo "imbarazzantemente" come avverbio, ma purtroppo è un calco dall'inglese e non è una parola italiana!
Lo possiamo far diventare, però ;)
Non aiuta per niente avere questa conoscenza eper non fare niente.
In questo caso, aggiungendo "per non fare" quel pezzetto di frase diventa un complemento di fine, ed è molto più bello ed elegante in italiano!
Avere ottanta anni e non potere fare più cio che si voleva fare cinquanta anni prima.
Ma ancora, niente cambierà.
Capisco cosa intendi, la frase è accettabile, però se vuoi essere proprio bravissim*, in questo caso mettere "Ma nonostante ciò/ Ciononostante" fa diventare il testo elegantissimo!
E non mi riferisco alle cose cattive (pericolose?) come skydiving o mettendore la salsa di Ranch sulla pizza a Napoli.
Più che cattive, direi che queste azioni sono pericolose... In particolare la salsa Ranch sulla pizza napoletana!!!
Voglio dire le cose normale come messeaggiare con qualcuno con chui mi piacerebbere avere una amicizia.
O andare a lezioni di disegno perché mi piacerebbe imparare ma non credo che hodi avere un talento naturale.
Con l'infinito, pensare/credere/sognare e verbi simili vogliono la preposizione "di".
Infinito + di --> Credo di aver perso il passaporto! /Penso di avere la febbre
Altri tempi verbali (congiuntivo) - che --> Credo che la lavatrice abbia finito / Credo di aver sbagliato il codice
Di solito l'infinito è usato per la prima persona, il congiuntivo per tutte le altre persone :)
Sono intrappaolato in una gabbia che io stesso ho fatto/creato.
Anche in questo caso "fatto" è assolutamente corretto, però se scegli "creato" o "costruito" suona molto più elegante!
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Fantastico!
Qualche dettaglino da sistemare, ma ci sono persone italiane che non scrivono così bene nella loro lingua, quindi kudos!
La Ppaura che Confinaparalizzante
A giudicare da ciò che hai scritto, l'aggettivo "paralizzante" è quello che più si adatta al contesto.
L'aggettivo "limitante" è più vicino a quello che volevi dire, ma non è molto naturale in italiano. Inoltre, c'è una differenza tra un "confine" (di norma di parla di confini tra stati, in geografia) e un "limite", il cui significato si avvicina di più a quello di "ostacolo".
Quante cose non ho fatto percheé avevo paura di mettermi in imbarazzo?
Oppure avevo paura di rompinfrangere qualche regola della cultura.le?
Qua il "perché" è sottinteso, ma la frase riprende quella precedente.
Le regole si "infrangono". "Infrangere" è un verbo che si usa soprattutto in senso metaforico (infrangere le regole, la legge, cuore infranto, ecc.), ma nel suo significato letterale si riferisce a quando qualcosa si rompe in mille pezzi come il vetro.
Io so logicamente che sono qui sulla Terra per solo unper un lasso di tempo molto corto tempo e e ciononostante ciò, è imbarazzantemente difficile di vivere come sono a conessendone consapevole/coscienza di questo fattote.
Il "tempo" non si può contare. In questo contesto, non si può dire "un tempo" e il plurale si usa raramente.
L'ultima parte era un po' innaturale, l'ho modificata un po'.
Ricorda che in strutture del tipo "è+aggettivo+verbo" non ci va MAI una preposizione. Puoi mettere direttamente il verbo (è difficile vivere, è facile fare, è impossibile sapere, ecc.)
Non aiutserve a niente avere questa conoscenza esapevolezza e non fare niente a riguardo.
In questo caso si dice "consapevolezza". La "coscienza" è la consapevolezza della propria morale, di fare o aver fatto una cosa buona o una cosa cattiva (coscienza pulita e coscienza sporca).
Avere ottanta 'anni e non potere fare più cio che si voleva fare cinquanta 'anni prima.
È molto comune apostrofare alcuni numeri con la parola "anni", specialmente quelli che finiscono in -anta. Avviene sia nel parlato che nello scritto.
Ma ancora, niente cambierà.di nuovo, non cambierà niente.
"Ancora" può significare tante cose, suggerisco di usare un'altra parola per essere più chiari.
"Niente cambierà" è corretto, ma aggiungere "non" permette di mettere l'accento sulla negazione.
E non mi riferisco alle cose cattivbrutte come lo skydiving o mettendore la salsa di Rranch sulla pizza a Napoli.
Voglio dire le cose normalei come messeggiare qualcuno con chui mi piacerebbere avere una 'amicizia.
Anche "una" è molto spesso apostrofato.
O andare a lezionie di disegno perché mi piacerebbe imparare ma non credo che hodi avere un talento naturale.
Si dice "andare a lezione" anche se sono più lezioni.
Normalmente, con "credere" ci vuole il congiuntivo (non credo che abbia), ma qui il tempo è lo stesso (presente) e la persona è la stessa (io), perciò puoi usare l'infinito con la preposizione "di".
Sono intrappaolato in una gabbia che io stesso ho fatto.
"Costruito" sarebbe meglio, ma anche "fatto" è corretto.
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Il fatto che tu ti renda conto di esserti costruito una gabbia da solo è una presa di coscienza importante. La paura paralizza, ma nel momento in cui ti rendi conto che il motivo per cui ti paralizza è insignificante, hai già fatto un passo in avanti. Ti serve solo una spinta. Magari il disegno non è una cattiva idea. Se hai paura del giudizio altrui, puoi cominciare da solo, con l'aiuto di qualche libro o tutorial su internet, per poi andare a lezione. Oppure cercare di andarci lo stesso, perché spesso ciò che spaventa è solo il primo passo, poi dopo ci si rende conto che è tutto più facile di ciò che pensavamo.
La Paura che Confina La A giudicare da ciò che hai scritto, l'aggettivo "paralizzante" è quello che più si adatta al contesto. L'aggettivo "limitante" è più vicino a quello che volevi dire, ma non è molto naturale in italiano. Inoltre, c'è una differenza tra un "confine" (di norma di parla di confini tra stati, in geografia) e un "limite", il cui significato si avvicina di più a quello di "ostacolo". La Paura che Confina Il titolo è molto poetico, puoi anche usare il verbo "sconfinare", che vuol dire superare i limiti, andare oltre. In questo caso potrebbe essere molto bello! |
Quante cose non ho fatto perche avevo paura di mettermi in imbarazzo? Quante cose non ho fatto perch Quante cose non ho fatto perch |
Oppure avevo paura di rompere qualche regola della cultura. Oppure avevo paura di Qua il "perché" è sottinteso, ma la frase riprende quella precedente. Le regole si "infrangono". "Infrangere" è un verbo che si usa soprattutto in senso metaforico (infrangere le regole, la legge, cuore infranto, ecc.), ma nel suo significato letterale si riferisce a quando qualcosa si rompe in mille pezzi come il vetro. Oppure (perché) avevo paura di Rompere e infrangere sono sinonimi, però in questo caso infrangere è più appropriato credo |
Io so logicamente che sono qui sulla Terra per solo un molto corto tempo e nonostante ciò, è imbarazzantemente difficile di vivere come sono a conoscenza di questo fatto. Io so logicamente che sono qui sulla Terra Il "tempo" non si può contare. In questo contesto, non si può dire "un tempo" e il plurale si usa raramente. L'ultima parte era un po' innaturale, l'ho modificata un po'. Ricorda che in strutture del tipo "è+aggettivo+verbo" non ci va MAI una preposizione. Puoi mettere direttamente il verbo (è difficile vivere, è facile fare, è impossibile sapere, ecc.) Io so logicamente che sono qui sulla Terra Mi piace moltissimo "imbarazzantemente" come avverbio, ma purtroppo è un calco dall'inglese e non è una parola italiana! Lo possiamo far diventare, però ;) |
Non aiuta niente avere questa conoscenza e fare niente. Non In questo caso si dice "consapevolezza". La "coscienza" è la consapevolezza della propria morale, di fare o aver fatto una cosa buona o una cosa cattiva (coscienza pulita e coscienza sporca). Non aiuta per niente avere questa conoscenza In questo caso, aggiungendo "per non fare" quel pezzetto di frase diventa un complemento di fine, ed è molto più bello ed elegante in italiano! |
Avere ottanta anni e non potere fare più cio che voleva fare cinquanta anni prima. Avere ottant È molto comune apostrofare alcuni numeri con la parola "anni", specialmente quelli che finiscono in -anta. Avviene sia nel parlato che nello scritto. Avere ottanta anni e non potere fare più cio che si voleva fare cinquanta anni prima. |
Ma ancora, niente cambierà. Ma "Ancora" può significare tante cose, suggerisco di usare un'altra parola per essere più chiari. "Niente cambierà" è corretto, ma aggiungere "non" permette di mettere l'accento sulla negazione. Ma ancora, niente cambierà. Capisco cosa intendi, la frase è accettabile, però se vuoi essere proprio bravissim*, in questo caso mettere "Ma nonostante ciò/ Ciononostante" fa diventare il testo elegantissimo! |
E non mi riferisco alle cose cattive come skydiving o mettendo salsa di Ranch sulla pizza a Napoli. E non mi riferisco alle cose E non mi riferisco alle cose cattive (pericolose?) come skydiving o mette Più che cattive, direi che queste azioni sono pericolose... In particolare la salsa Ranch sulla pizza napoletana!!! |
Voglio dire le cose normale come messeggiare qualcuno con chi mi piacerebbere avere una amicizia. Voglio dire le cose normal Anche "una" è molto spesso apostrofato. Voglio dire le cose normale come mess |
O andare a lezioni di disegno perché mi piacerebbe imparare ma non credo che ho un talento naturale. O andare a lezion Si dice "andare a lezione" anche se sono più lezioni. Normalmente, con "credere" ci vuole il congiuntivo (non credo che abbia), ma qui il tempo è lo stesso (presente) e la persona è la stessa (io), perciò puoi usare l'infinito con la preposizione "di". O andare a lezioni di disegno perché mi piacerebbe imparare ma non credo Con l'infinito, pensare/credere/sognare e verbi simili vogliono la preposizione "di". Infinito + di --> Credo di aver perso il passaporto! /Penso di avere la febbre Altri tempi verbali (congiuntivo) - che --> Credo che la lavatrice abbia finito / Credo di aver sbagliato il codice Di solito l'infinito è usato per la prima persona, il congiuntivo per tutte le altre persone :) |
Sono intrappalato in una gabbia che io stesso ho fatto. Sono intrapp "Costruito" sarebbe meglio, ma anche "fatto" è corretto. Sono intrapp Anche in questo caso "fatto" è assolutamente corretto, però se scegli "creato" o "costruito" suona molto più elegante! |
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