Monsieur_Elephant's avatar
Monsieur_Elephant

Oct. 31, 2024

79
In Vaticano latine loquor

Sebbene si ritenga che il latino sia una lingua morta, è ancora la lingua ufficiale dello Stato papale, il Vaticano. La ragione è semplice capire: è stata la lingua liturgica del catolicismo romano durante molti secoli. Dal Concilio Ecumenico Vaticano II, il latino ha lasciato spazio a idiomi più moderni nella liturgia, ma il Vaticano ha preservato questa tradizione della lingua di Cicerone. Sui fori Internet, vedo spesso una domanda divertente: «se vai nel Vaticano, potrò parlare latino?» Sembra che ci siano persone dal mondo intero che imparano il latino (fine a un livello avanzato) e vogliono avere l'occasione unica, quasi anachronistica, di parlarlo con altri locutori, come parlerebbero qualsiasi lingua viva.

Ho letto recentemente che sempre meno preti parlavano latino (anche nel Vaticano). Molti di quelli che lo conoscono possono capirlo ma non parlarlo, perché una lingua morta non si impara come una lingua viva. Tuttavia, questo interesse per il latino mi rende felice. Non si tratta solo di gente che vuole impararlo come oggetto culturale, come oggetto istorico di curiosità, ma anche di gente che vuole riappropriarsi la lingua per farla vivere (nel caso latino, si potrebbe dire «ressuscitarla»). Come molte lingue antiche, il latino ha una grande richezza morfologica e semantica. Le lingue romanze attuale, che provengono da forme «volgari» del latino parlato nell'alto medioevo, ne hanno ereditato solo da una parte piccola dal vocabolario. Non sarebbe difficile creare neologismi per adattarlo alla società moderna. Questa inspirazione potrebbe dare un nuovo slancio vitale alle culture latine, che mi sembrano un po' perdite in una società mondializzata dominata dalla visione anglosassone.

Forse imparerò il latino un giorno. Devo dire che dal punto di vista estetico, artistico, il «bello latino» dei grandi autori romani mi piace meno delle lingue romanze moderne. Queste hanno una leggerezza, una sottigliezza che manca al latino, molto nobile ma pieno di «gravità» (nel senso romano della «gravitas»). È un luogo commune dire che il latino può chiarire la comprensione dei sui descendenti «volgari», ma è vero. Mi attrista che il mio governo non ha ne tempo ne denaro per l'insegnamento del latino. La lingua veicolare millenaria dell'Occidente, idioma di cultura e di arte, ristretto al piccolo Stato vaticano, sterà per cadere definitivamente nell'obvio? Dipenderà solo di noi!

Corrections

Sebbene si ritenga che il latino sia una lingua morta, è ancora la lingua ufficiale dello Stato papale, il Vaticano.

La ragione è semplice da capire: è stata la lingua liturgica del cattolicesismo romano durante molti secoli.

Simple à comprendre= semplice DA capire

Dal Concilio Ecumenico Vaticano II, il latino ha lasciato spazio a idiomi più moderni nella liturgia, ma il Vaticano ha preservato questa tradizione della lingua di Cicerone.

Sui fori Ium su internet, vedo spesso una domanda divertente: «se vai nein/al Vaticano, potrò parlare latino?» Sembra che ci siano persone dal mondo intero che imparano il latino (fineo a un livello avanzato) e vogliono avere l'occasione unica, quasi anachronistica, di parlarlo con altri locutori, come parlerebbero qualsiasi lingua viva.

Ricorda che "ch" si usa solo quando dopo c'è una "e" o una "i".

Ho letto recentemente che sempre meno preti parlavano latino (anche inel Vaticano).

Mi sembra più logico parlare al presente.

Molti di quelli che lo conoscono possriescono a capirlo ma non parlarlo, perché una lingua morta non si impara come una lingua viva.

La frase è corretta, ma trovo più spontaneo omettere il verbo modale: lo capiscono, ma non lo parlano.

Tuttavia, questo interesse per il latino mi rende felice.

Non si tratta solo di gente che vuole impararlo come oggettoper un valore culturale, come oggetto iil valore storico dio per curiosità, ma anche di gente che vuole riappropriarsi della lingua per farla vivere (nel caso del latino, si potrebbe dire «ressuscitarla»).

Appropriarsi DI qualcosa

La parola "oggetto" non è appropriata al contesto e non sono sicuro di cosa tu intenda.

Come molte lingue antiche, il latino ha una grande ricchezza morfologica e semantica.

Le lingue romanze attualei, che provengono da forme «volgari» del latino parlato nell'aAlto mMedioevo, ne hanno ereditato solo da una parte piccola dal vocabolariparte del lessico.

Vocabolario=dizionario. Di norma "vocabulaire" puoi tradurlo con "lessico", a meno che non ci sia un aggettivo che ne determini il campo semantico (vocabolario medico, vocabolario storico, ecc.)

Non sarebbe difficile creare neologismi per adattarlo alla società moderna.

Questa inspirazione potrebbe dare un nuovo slancio vitale alle culture latine, che mi sembrano un po' perse/in perditea in una società mondializzata dominata dalla visione anglosassone.

Non sono sicuro se tu intenda "perse" o "in perdita", ma mi sembra che dal punto di vista del significato, non cambi poi molto.

Forse imparerò il latino un giorno.

Devo dire che dal punto di vista estetico, artistico, il «bello latino» dei grandi autori romani mi piace meno delle lingue romanze moderne.

Non sono sicuro se tu stia usando un'espressione latina. In italiano si direbbe "bel".

Queste hanno una leggerezza, una sottigliezza che manca al latino, molto nobile ma pieno di «gravità» (nel senso romano della «gravitas»).

È un luogo commune dire che il latino può chiarire la comprensione dei sui descendenti «volgari», ma è vero.

Mi rattrista che il mio governo non habbia neé tempo neé denaro per l'insegnamento del latino.

Sarebbe più preciso dire "fondi", ma anche "denaro" va bene.

Con verbi che esprimono delle emozioni si usa spesso il congiuntivo.

La lingua veicolare millenaria dell'Occidente, idioma di cultura e di arte, ristretto al piccolo Stato vaticano, stearà per cadere definitivamente nell'obvlio?

Dipenderà solo dia noi!

Dipendere DA qualcosa/qualcuno

Feedback

Mi sorprende che tu dica che il latino non viene insegnato in Francia. In Italia si insegna in quasi tutti i licei. Si insegna la grammatica nei primi due anni di liceo e la letteratura latina negli ultimi tre. Io personalmente ho fatto solo i primi due anni di grammatica, perché una riforma sulla scuola ha abolito l'insegnamento della letteratura latina nei licei linguistici, mantenendo solo l'insegnamento della grammatica. È di certo una lingua interessante, ma il fatto che una lingua morta richieda un approccio diverso da quello di una lingua viva spesso confonde lo studente.

Monsieur_Elephant's avatar
Monsieur_Elephant

Oct. 31, 2024

79

Il greco e il latino si insegnavano come opzione nel collège e il lycée, ma dalla riforma del collège sotto Hollande, le opzioni sono state eliminate e il latino (con il greco) sono state incorporate insieme in un guazzabuglio chiamato «Enseignements Pratiques Interdisciplinaires» — in prattico, significava una riduzione drastica delle ore di latino. Dalla reforma del lycée sotto Macron, il latino è inchiuso in un'opzione chiamata «Lingue e culture dell'Antiquità» ma il problema è che tutti i lycées non la propongono, e questa opzione non porta più punti bonus per il baccalauréat, scorragiando forse alcuni a prenderla.

Quindi, vedi che si può ancora imparare questa lingua, ma il suo insegnamento è stato redutto a pelle di zigrino. Nel collège, avevo un'amica che imparava il latino e me diceva che imparava soprattutto cose sulla civilizzazione latina (di fatto, passava poco tempo a imparare la lingua stessa). È era prima delle riforme!

Una domanda per te perché so che sei sardo: si insegna la lingua sarda nelle scuole della tua isola?

Grazie per tutto, particolarmente per la spiegazione sulla differenza tra «lessico/vocabolario», sembra che sia un falso amico se si pensa al francese «vocabulaire».

Anerneq's avatar
Anerneq

Oct. 31, 2024

0

In Italia - sarà per il retaggio culturale e storico - ma l'insegnamento del latino è considerato come fondamentale. Emergono alcune voci contrarie, ma la maggior parte della gente pensa che sia ancora importante studiarlo. Poi, anche in Italia, l'insegnamento del latino passa più che altro per la cultura. Come ho detto, gli studenti passano due anni a studiare la grammatica e tre a studiare la letteratura, quindi c'è un visibile differenza di priorità :c

Per quel che riguarda l'insegnamento del sardo, io ricordo che alle elementari ho avuto un maestro di sardo, ma purtroppo in quel periodo la mia famiglia si è trasferita per tre anni ad Ancona. Quando sono tornato, ero alle medie e il sardo non si insegnava.
Il sardo è più una lingua che si tramanda in famiglia che altro, anche se ci sono dei corsi per mantenere la lingua viva. L'università di Cagliari ha aperto un corso di laurea di lingua sarda nel 2015. A parte questi due esempi, però, la lingua non viene insegnata in maniera formale, ma solo dalla famiglia, dai conoscenti, ecc. C'è anche da dire che la vitalità della lingua varia a seconda della zona dell'isola. Sulla costa, da dove vengo io, si nota una differenza generazionale per cui i giovani tendono a usare il sardo sempre meno, mentre nelle zone montagnose dell'interno, la lingua è più viva.

Monsieur_Elephant's avatar
Monsieur_Elephant

Oct. 31, 2024

79

A questo proposito, il vostro sistema scolastico è migliore del nostro. Bene, avere qualcosa di migliore dell'Éducation Nationale, «non è difficile», mi risponderai... Certo!^^

A giudicare da quello dici, il sardo si trova un po' nella situazione del corso in Francia (sebbene il sardo sia più parlato, a mio parere). Ci sono corsi nell'Università di Corte, media in corso ecc, ma i giovanni che partano lavorare sul continente per lavorarci si dimenticano della lingua e molti puro non la conoscono.

Anerneq's avatar
Anerneq

Oct. 31, 2024

0

Non so se sia migliore. Per il latino o il greco antico potrebbe aver senso, ma, per lingue vive come l'inglese e il francese, lo trovo inefficiente. Due anni di grammatica non sono per niente sufficienti per poter trattare la letteratura straniera. Ti dirò: al liceo, ho studiato inglese, francese e spagnolo. Se per l'inglese e lo spagnolo, i professori si sono attenuti ai programmi ministeriali, la mia professoressa di francese (di Lilla) non ci ha mai insegnato la letteratura francese, al di là di qualche poesia all'ultimo anno per avere degli argomenti da presentare all'esame. Proprio perché pretendere di poter abbordare la letteratura francese dopo soli due anni ha poco senso, in special modo per una lingua come il francese, che presenta enormi differenze tra lingua scritta e lingua parlata. Il suo ragionamento era che preferiva insegnare il francese vero, quello che si parla, perché puoi essere un esperto di letteratura francese quanto vuoi, ma se poi vai in Francia e non capisci nessuno (perché nessuno parla come scrivevano Hugo o Zola), hai sprecato anni di studio a imparare una lingua che in realtà non conosci.

Ammetto di non conoscere bene la situazione corsa. Ci sarebbe un discorso enorme da aprire a proposito, ma da quello che è sembrato a me, l'uso della lingua corsa ha una connotazione politica, a causa dell'aggressiva politica di centralizzazione francese. Sebbene anche in Sardegna esistano dei movimenti indipendentisti, sono molto minoritari e la lingua viene usata da tutti, che siano indipendentisti o meno.
Tra l'altro, mi sorprende che usi la parola "continente". Quando mi è capitato di usare quella parola nei confronti di un continentale, si sono offesi come se dirla equivalesse a considerare gli italiani alla stregua di stranieri. Ammetto che alcuni sardi lo pensano davvero (conseguenza della cosiddetta "mentalità isolana"), ma negare le differenze culturali e storiche tra l'isola e il resto del paese è negare l'identità stessa della Sardegna. Molti italiani non si rendono conto che fino a inizio '700 la Sardegna rientrava nella sfera culturale spagnola, mica italiana!

Monsieur_Elephant's avatar
Monsieur_Elephant

Nov. 1, 2024

79

È un ragionamento che si capisce, ma abbordare la letteratura di una lingua straniera dopo solo due anni, sì, è una pazzia! Mi fa pensare alla mia professoressa di inglese in cinquième che faceva i corsi INTERAMENTE in inglese... Avevo iniziato a imparare un po d'inglese qualche anno prima, e ho sofferto, quindi te lascio immaginare il dolore di quelli che non avevano sentito una parola d'inglese prima della sixième!

Di fatto, penso che il problema si ponga in tutti i sistemi scolastici. Anche con i migliori professori del mondo, imparare una lingua richiede tempo e un gran investimento personale. Un tempo che non hai quando sei uno scolaro che deve giostrarsi tra 10 materie, i corsi, i compiti... Quando tornai a casa la sera, hai raramente voglia di ascoltarti un audiobook in una lingua straniera! Quindi, le scuole hanno esigenze minimali (almeno è il caso della Francia).

L'unica eccezione nel mio caso era l'inglese perché alla fine del collège (dopo il dolore menzionato qui sopra^^), ero un po' un nerd, trascorrero molto tempo sull'Internet anglofono, con film i videogiochi in inglese ecc, perciò, questo m'ha molto aiutato, ma non facevo questo per il tedesco, per esempio. Lo spagnolo è stato ancora un caso particolare, eravamo tre persone con questa opzione: aiuta a progredire!

La lingua corsa è senza dubbio una parte centrale delle rivendicazioni politiche e culturali degli independentisti, ma il contrario non mi sembra vero: tutti che parlano corso non lo fanno per ragioni politiche. È la loro lingua, proprio, e vogliono farla vivere. C'è per di più un processo di decentralizzazione, a rispetto della Corsica. L'Assemblea di Corsica ha ricevuto novi poteri, recentemente. Gruppi come Clandestini Corsi hanno rinunciato alla lotta armata. La situazione è più calma che alcuni anni fa.

Haha, uso la parola perché i corsi stessi la usano! Sai, un Corso che va a Marsiglia potrebbe dire anche «vado in Francia», e per molti francesi del continente, la Corsica non è realmente francese. Abbiamo una storia di amore-odio con questa piccola, bellissima isola che si sente a volte italiana ma raremente si considera francese. Ma sono d'accordo, rifutare il termine «continente» significherebbe negare la particularità insulare.

Ma una gran parte dell'Italia apparteneva alla Spagna, no? L'avete lasciata spendere tutto il suo oro e gestire il suo bordello coloniale mentre voi produciate opere di arte maravigliose, (relativamente) al riparo dalle lotte di potere tra Inglaterra, Germania, Spagna, Francia ecc. Bel colpo, Italia! :p

In Vaticano latine loquor


Sebbene si ritenga che il latino sia una lingua morta, è ancora la lingua ufficiale dello Stato papale, il Vaticano.


This sentence has been marked as perfect!

La ragione è semplice capire: è stata la lingua liturgica del catolicismo romano durante molti secoli.


La ragione è semplice da capire: è stata la lingua liturgica del cattolicesismo romano durante molti secoli.

Simple à comprendre= semplice DA capire

Dal Concilio Ecumenico Vaticano II, il latino ha lasciato spazio a idiomi più moderni nella liturgia, ma il Vaticano ha preservato questa tradizione della lingua di Cicerone.


This sentence has been marked as perfect!

Ho letto recentemente che sempre meno preti parlavano latino (anche nel Vaticano).


Ho letto recentemente che sempre meno preti parlavano latino (anche inel Vaticano).

Mi sembra più logico parlare al presente.

Le lingue romanze attuale, che provengono da forme «volgari» del latino parlato nell'alto medioevo, ne hanno ereditato solo da una parte piccola dal vocabolario.


Le lingue romanze attualei, che provengono da forme «volgari» del latino parlato nell'aAlto mMedioevo, ne hanno ereditato solo da una parte piccola dal vocabolariparte del lessico.

Vocabolario=dizionario. Di norma "vocabulaire" puoi tradurlo con "lessico", a meno che non ci sia un aggettivo che ne determini il campo semantico (vocabolario medico, vocabolario storico, ecc.)

Non sarebbe difficile creare neologismi per adattarlo alla società moderna.


This sentence has been marked as perfect!

Questa inspirazione potrebbe dare un nuovo slancio vitale alle culture latine, che mi sembrano un po' perdite in una società mondializzata dominata dalla visione anglosassone.


Questa inspirazione potrebbe dare un nuovo slancio vitale alle culture latine, che mi sembrano un po' perse/in perditea in una società mondializzata dominata dalla visione anglosassone.

Non sono sicuro se tu intenda "perse" o "in perdita", ma mi sembra che dal punto di vista del significato, non cambi poi molto.

Forse imparerò il latino un giorno.


This sentence has been marked as perfect!

Devo dire che dal punto di vista estetico, artistico, il «bello latino» dei grandi autori romani mi piace meno delle lingue romanze moderne.


Devo dire che dal punto di vista estetico, artistico, il «bello latino» dei grandi autori romani mi piace meno delle lingue romanze moderne.

Non sono sicuro se tu stia usando un'espressione latina. In italiano si direbbe "bel".

Queste hanno una leggerezza, una sottigliezza che manca al latino, molto nobile ma pieno di «gravità» (nel senso romano della «gravitas»).


This sentence has been marked as perfect!

È un luogo commune dire che il latino può chiarire la comprensione dei sui descendenti «volgari», ma è vero.


È un luogo commune dire che il latino può chiarire la comprensione dei sui descendenti «volgari», ma è vero.

Mi attrista che il mio governo non ha ne tempo ne denaro per l'insegnamento del latino.


Mi rattrista che il mio governo non habbia neé tempo neé denaro per l'insegnamento del latino.

Sarebbe più preciso dire "fondi", ma anche "denaro" va bene. Con verbi che esprimono delle emozioni si usa spesso il congiuntivo.

La lingua veicolare millenaria dell'Occidente, idioma di cultura e di arte, ristretto al piccolo Stato vaticano, sterà per cadere definitivamente nell'obvio?


La lingua veicolare millenaria dell'Occidente, idioma di cultura e di arte, ristretto al piccolo Stato vaticano, stearà per cadere definitivamente nell'obvlio?

Dipenderà solo di noi!


Dipenderà solo dia noi!

Dipendere DA qualcosa/qualcuno

Sui fori Internet, vedo spesso una domanda divertente: «se vai nel Vaticano, potrò parlare latino?» Sembra che ci siano persone dal mondo intero che imparano il latino (fine a un livello avanzato) e vogliono avere l'occasione unica, quasi anachronistica, di parlarlo con altri locutori, come parlerebbero qualsiasi lingua viva.


Sui fori Ium su internet, vedo spesso una domanda divertente: «se vai nein/al Vaticano, potrò parlare latino?» Sembra che ci siano persone dal mondo intero che imparano il latino (fineo a un livello avanzato) e vogliono avere l'occasione unica, quasi anachronistica, di parlarlo con altri locutori, come parlerebbero qualsiasi lingua viva.

Ricorda che "ch" si usa solo quando dopo c'è una "e" o una "i".

Molti di quelli che lo conoscono possono capirlo ma non parlarlo, perché una lingua morta non si impara come una lingua viva.


Molti di quelli che lo conoscono possriescono a capirlo ma non parlarlo, perché una lingua morta non si impara come una lingua viva.

La frase è corretta, ma trovo più spontaneo omettere il verbo modale: lo capiscono, ma non lo parlano.

Tuttavia, questo interesse per il latino mi rende felice.


This sentence has been marked as perfect!

Non si tratta solo di gente che vuole impararlo come oggetto culturale, come oggetto istorico di curiosità, ma anche di gente che vuole riappropriarsi la lingua per farla vivere (nel caso latino, si potrebbe dire «ressuscitarla»).


Non si tratta solo di gente che vuole impararlo come oggettoper un valore culturale, come oggetto iil valore storico dio per curiosità, ma anche di gente che vuole riappropriarsi della lingua per farla vivere (nel caso del latino, si potrebbe dire «ressuscitarla»).

Appropriarsi DI qualcosa La parola "oggetto" non è appropriata al contesto e non sono sicuro di cosa tu intenda.

Come molte lingue antiche, il latino ha una grande richezza morfologica e semantica.


Come molte lingue antiche, il latino ha una grande ricchezza morfologica e semantica.

You need LangCorrect Premium to access this feature.

Go Premium