June 14, 2020
Ciao a tutti, sono nuova sul questo sito e allora mi presento brevemente qua. Sono madrelingua inglese e imparo italiano da un po più di 10 anni (ma in modo molto informale, a dire il vero non ho scritto niente in italiano da un bel po' di tempo!). Sarei felicissima di aiutarvi con inglese in cambio che voi correggete il mio italiano.
Per studiare italiano, mi piace imparare il testo di canzoni e anche leggere i libri che ho già letto in inglese, così che conosco già bene la trama e tutto ciò che accade, e posso concentrarmi sul imparare delle nuove parole e espressioni senza fare troppo fatica. Recentemente ho ascoltato gli audiolibri di Harry Potter, letto da Francesco Pannofino, che è stato un'esperienza molto interessante.
Li avevo già ascoltati tutti nell'originale inglese, dopo aver 'scoperto' gli audiolibri l'anno scorso. Quelli inglesi sono letto da Stephen Fry, chi fa una narrazione stupenda, e pensavo che la versione italiana non potrebbe farne paragone, ma ero felicemente sorpresa. Anche Pannofino fa un lavoro magnifico: c'é un buon ritmo, e mi sentivo proprio immersa nella storia. (Forse esagera un po' la voce di Draco Malfoy, ma a parte di questa mi piace la sua caratterizzazione).
Ho letto dei recensioni sul Audible perché ero curiosa di sapere l'opinione degli altri lettori italiani, ed ero un po' sorpresa di scoprire che a molti non piace la nuova traduzione. Perché io conosco già tutti i nomi originali inglesi, non mi importa molto che abbiano cambiato molti nomi dal traduzione originale in inglese, ma immagino che se li avessi letti da bambina io mi sentirei come loro. E' anche un problema perché la maggior parte dei nomi nel Harry Potter portano senso. Per esempio, Neville 'Longbottom' (che vuol dire letteralmente 'sedere lungo') indica un ragazzo rotondo e goffo. Per rendere questo senso la traduttrice originale lo rendeva come 'Paciock', ma poi è tornato 'Longbottom' nella revisione, che secondo me perde il senso (ed è anche abbastanza scomodo di pronunciare in italiano). Nel tradurre è molto importante rendere il senso, anche se questa richiede creare delle nuove parole; ha più fedeltà che lasciare tutti i nomi nella lingua originale. E' anche un'opportunità per essere creativi.
Scusa, credo di aver esagerato un po' con la lunghezza del mio primo post!
Imparando italiano con Harry Potter
Ciao a tutti, sono nuova sul questo sito e allora mi presento brevemente qua.
L'articolo non si mette se c'è già un aggettivo dimostrativo ("questo", "quello" e "codesto").
Alternativa: "e allora"-> "perciò".
Sono madrelingua inglese e imparo italiano da un ppoco più di 10 anni (ma in modo molto informale, a dire il vero non ho scritto niente in italiano da un bel po' di tempo!).
Alternativa: "a dire il vero è da un bel po' di tempo/ da un (bel) pezzo che non scrivo in italiano"
Sarei felicissima di aiutarvi con l'inglese in cambio che voi correggete idelle vostre correzioni sul mio italiano.
"In cambio" vuole per forza un sostantivo a cui è collegato con la preposizione "di". Volendo usare un verbo, avresti potuto scrivere in alternativa: "Sarei felicissima di aiutarvi con l'inglese e in cambio ricevere le vostre correzioni sul mio italiano."
Per studiare italiano, mi piace imparare il testoi di canzoni e anche leggere i libri che ho già letto in inglese, così che conosco già bene la trama e tutto ciò che accade, e posso concentrarmi sul l'imparare delle nuove parole e espressioni nuove senza fare troppo fatica.
"Testo" non era sbagliato, ma mi sembrava molto più naturale usare il plurale. Stessa cosa per la posizione di "nuove".
Recentemente ho ascoltato gli audiolibri di Harry Potter, lettoi da Francesco Pannofino, che è statoa un'esperienza molto interessante.
Probabilmente con "letto" intendevi "Harry Potter", ma da un punto di vista logico sarebbe meglio accordare il participio con "audiolibri".
Li avevo già ascoltati tutti nell'originale inglese, dopo aver '"scoperto'" gli audiolibri l'anno scorso.
In italiano si usano queste due virgolette: "" oppure, più raramente, « ». Capisco però che alcune persone possano avere problemi con la tastiera, quindi non prendere questa correzione come troppo rigida.
Quelli inglesi sono lettoi da Stephen Fry, chie fa una narrazione stupenda, e pensavo che la versione italiana non potrebbe farne paragoneesse esserne all'altezza, ma ero felicemente sorpresa.
"Farne paragone" non esiste come espressione, almeno non usato così.
Siccome "pensavo" è al passato, anche il congiuntivo della subordinata dev'essere al passato: "penso che non sia all'altezza", ma "pensavo non fosse all'altezza".
Anche Pannofino fa un lavoro magnifico: c'éè un buon ritmo, e mi sentivo proprio immersa nella storia.
Piuttosto che "c'è", personalmente direi "ha".
(Forse esagera un po' la voce di Draco Malfoy, ma a parte di questao mi piace la sua caratterizzazione).
Ho letto deille recensioni sul Audible perché ero curiosa di sapere l'opinione degli altri lettori italiani, ed ero un po' sorpresa di scoprire che a molti non piace la nuova traduzione.
I nomi propri normalmente non hanno l'articolo.
Perché Dato che io conosco già tutti i nomi originali inglesi, non mi importa moltdà troppo fastidio che abbiano cambiato molti nomi dalla traduzione originale in inglese, ma immagino che se li avessi letti da bambina , anch'io mi sarei sentireita come loro.
E'È anche un problema perché la maggior parte dei nomi inel Harry Potter portanohanno un senso.
Il senso si "ha", non si "porta". Qui, però, avrei detto piuttosto "significato nascosto".
Per esempio, Neville '"Longbottom'" (che vuol dire letteralmente '"sedere lungo'") indica un ragazzo rotondo e goffo.
Per rendere questo sensignificato la traduttrice originale lo rendeva come '"Paciock'", ma poi è tornato '"Longbottom'" nella revisione, che secondo me ne fa perdere il senso (ed è anche abbastanza scomodo dia pronunciare in italiano).
"Ne fa perdere", perché la revisione fa perdere il significato alla parola. In questi casi in italiano si usa un simil-passivo col verbo fare, anche se in inglese in questi casi no.
Per modificare un verbo con un aggettivo, si usa la preposizione "da": "facile da fare", "difficile da dire", "scomodo da pronunciare", ecc.
Nel tradurre è molto importante rendere il senso, anche se questao richiede creare delle nuove parole; haè più fedeltàe che lasciare tutti i nomi nella lingua originale.
Ho l'impressione che in italiano il sostantivo "fedeltà" non si usi così spesso. Sarebbe preferibile "fedele" qua.
E'È anche un'opportunità per essere creativi.
Scusate(mi), credo di aver esagerato un po' con la lunghezza del mio primo post!
Di solito quando non si sa con chi si sta parlando, come è frequente fare su internet, si usa la seconda persona plurale.
Feedback
Che dire, il tuo italiano è più che ottimo. Ci sono degli errori qua e là, ma nulla di grave o incomprensibile. Complimenti.
Per quanto riguarda gli accenti e i segni di punteggiatura, mi rendo conto che spesso ci sono problemi logistici, ma ho comunque voluto correggerli lo stesso, quindi non prendertela troppo se non hai scritto un accento perché non potevi, è comprensibile.
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Ciao a tutti, sono nuova sul questo sito e allora mi presento brevemente qua. Ciao a tutti, sono nuova su L'articolo non si mette se c'è già un aggettivo dimostrativo ("questo", "quello" e "codesto"). Alternativa: "e allora"-> "perciò". |
Sono madrelingua inglese e imparo italiano da un po più di 10 anni (ma in modo molto informale, a dire il vero non ho scritto niente in italiano da un bel po' di tempo!). Sono madrelingua inglese e imparo italiano da Alternativa: "a dire il vero è da un bel po' di tempo/ da un (bel) pezzo che non scrivo in italiano" |
Sarei felicissima di aiutarvi con inglese in cambio che voi correggete il mio italiano. Sarei felicissima di aiutarvi con l'inglese in cambio "In cambio" vuole per forza un sostantivo a cui è collegato con la preposizione "di". Volendo usare un verbo, avresti potuto scrivere in alternativa: "Sarei felicissima di aiutarvi con l'inglese e in cambio ricevere le vostre correzioni sul mio italiano." |
Per studiare italiano, mi piace imparare il testo di canzoni e anche leggere i libri che ho già letto in inglese, così che conosco già bene la trama e tutto ciò che accade, e posso concentrarmi sul imparare delle nuove parole e espressioni senza fare troppo fatica. Per studiare italiano, mi piace imparare "Testo" non era sbagliato, ma mi sembrava molto più naturale usare il plurale. Stessa cosa per la posizione di "nuove". |
Recentemente ho ascoltato gli audiolibri di Harry Potter, letto da Francesco Pannofino, che è stato un'esperienza molto interessante. Recentemente ho ascoltato gli audiolibri di Harry Potter, lett Probabilmente con "letto" intendevi "Harry Potter", ma da un punto di vista logico sarebbe meglio accordare il participio con "audiolibri". |
Li avevo già ascoltati tutti nell'originale inglese, dopo aver 'scoperto' gli audiolibri l'anno scorso. Li avevo già ascoltati tutti nell'originale inglese, dopo aver In italiano si usano queste due virgolette: "" oppure, più raramente, « ». Capisco però che alcune persone possano avere problemi con la tastiera, quindi non prendere questa correzione come troppo rigida. |
Quelli inglesi sono letto da Stephen Fry, chi fa una narrazione stupenda, e pensavo che la versione italiana non potrebbe farne paragone, ma ero felicemente sorpresa. Quelli inglesi sono lett "Farne paragone" non esiste come espressione, almeno non usato così. Siccome "pensavo" è al passato, anche il congiuntivo della subordinata dev'essere al passato: "penso che non sia all'altezza", ma "pensavo non fosse all'altezza". |
Anche Pannofino fa un lavoro magnifico: c'é un buon ritmo, e mi sentivo proprio immersa nella storia. Anche Pannofino fa un lavoro magnifico: c' Piuttosto che "c'è", personalmente direi "ha". |
(Forse esagera un po' la voce di Draco Malfoy, ma a parte di questa mi piace la sua caratterizzazione). (Forse esagera un po' la voce di Draco Malfoy, ma a parte |
Ho letto dei recensioni sul Audible perché ero curiosa di sapere l'opinione degli altri lettori italiani, ed ero un po' sorpresa di scoprire che a molti non piace la nuova traduzione. Ho letto de I nomi propri normalmente non hanno l'articolo. |
Perché io conosco già tutti i nomi originali inglesi, non mi importa molto che abbiano cambiato molti nomi dal traduzione originale in inglese, ma immagino che se li avessi letti da bambina io mi sentirei come loro.
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E' anche un problema perché la maggior parte dei nomi nel Harry Potter portano senso.
Il senso si "ha", non si "porta". Qui, però, avrei detto piuttosto "significato nascosto". |
Per esempio, Neville 'Longbottom' (che vuol dire letteralmente 'sedere lungo') indica un ragazzo rotondo e goffo. Per esempio, Neville |
Per rendere questo senso la traduttrice originale lo rendeva come 'Paciock', ma poi è tornato 'Longbottom' nella revisione, che secondo me perde il senso (ed è anche abbastanza scomodo di pronunciare in italiano). Per rendere questo s "Ne fa perdere", perché la revisione fa perdere il significato alla parola. In questi casi in italiano si usa un simil-passivo col verbo fare, anche se in inglese in questi casi no. Per modificare un verbo con un aggettivo, si usa la preposizione "da": "facile da fare", "difficile da dire", "scomodo da pronunciare", ecc. |
Nel tradurre è molto importante rendere il senso, anche se questa richiede creare delle nuove parole; ha più fedeltà che lasciare tutti i nomi nella lingua originale. Nel tradurre è molto importante rendere il senso, anche se quest Ho l'impressione che in italiano il sostantivo "fedeltà" non si usi così spesso. Sarebbe preferibile "fedele" qua. |
E' anche un'opportunità per essere creativi.
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Scusa, credo di aver esagerato un po' con la lunghezza del mio primo post! Scusate(mi), credo di aver esagerato un po' con la lunghezza del mio primo post! Di solito quando non si sa con chi si sta parlando, come è frequente fare su internet, si usa la seconda persona plurale. |
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