April 10, 2022
Mi sono accorto che correggere i testi di altri non è semplicemente "il prezzo" che si deve pagare per aver qualcun'altro corregge i miei testi. C'è valore in sè nel correggere i testi di altri, e guardare le correzioni apportato da una madrelingua ai testi di altri. A prescindere della lingua nativa del scrittore o della lingua di destinazione, ci sono errori comuni, fatti da tutti. Includono cattiva scelta delle parole, termini colloquiali inappropriati per il contesto, frasi troppo complicate. Sono colpevole di tutti questi. Studiando gli errori di altri si può imparare molto.
Correggere e farsi correggere
Mi sono accorto che correggere i testi degli altri non è semplicemente "il prezzo" che si deve pagare per averché qualcun' altro correggea i miei testi.
Penso che nell'ultima parte della frase tu abbia calcato l'inglese. Volendo potresti dire "per avere qualcun altro che corregga i miei testi" ma a parer mio non è molto elegante. Meglio mettere un semplice "perché".
C'è un valore in sètrinseco nel correggere i testi degli altri, e guardare le correzioni apportatoe da una madrelingua ai testi di altri.
"Valore in sé" non si dice. "Valore intriseco" è più idiomatico.
A prescindere della lingua nativa del scritmadre dell'autore o della lingua di destinazione, ci sono errori comuni, fatti da tutti.
"Autore" è più generale. "Scrittore" mi fa pensare a qualcuno che scrive libri.
Non so se si possa dire "lingua nativa". L'aggettivo "nativo" in italiano si usa spesso per parlare di popolazioni indigene in America o altre parti del mondo. "Lingua madre" o "lingua materna" sono alternative più naturali.
Includono cattivuna sbagliata scelta delle parole, termini colloquiali inappropriati per il contesto, frasi troppo complicate.
"Cattivo" in italiano significa crudele, malvagio. Non si usa allo stesso modo di "bad" in inglese.
Sono colpevole di tutti questiIo ne so qualcosa.
Ti suggerisco un'alternativa meno diretta.
"Colpevole" mi sembra una parola troppo forte, mi fa pensare a un crimine commesso.
L'espressione "saperne qualcosa" si usa quando si è già fatto esperienza di qualcosa, un modo per dire "so bene cosa vuol dire, perché anche io faccio questi stessi errori".
Studiando gli errori degli altri si può imparare molto.
Oppure "notando gli errori degli altri".
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Mi sono accorto che correggere i testi di altri non è semplicemente "il prezzo" che si deve pagare per aver qualcun'altro corregge i miei testi. Mi sono accorto che correggere i testi degli altri non è semplicemente "il prezzo" che si deve pagare per Penso che nell'ultima parte della frase tu abbia calcato l'inglese. Volendo potresti dire "per avere qualcun altro che corregga i miei testi" ma a parer mio non è molto elegante. Meglio mettere un semplice "perché". |
C'è valore in sè nel correggere i testi di altri, e guardare le correzioni apportato da una madrelingua ai testi di altri. C'è un valore in "Valore in sé" non si dice. "Valore intriseco" è più idiomatico. |
A prescindere della lingua nativa del scrittore o della lingua di destinazione, ci sono errori comuni, fatti da tutti. A prescindere della lingua "Autore" è più generale. "Scrittore" mi fa pensare a qualcuno che scrive libri. Non so se si possa dire "lingua nativa". L'aggettivo "nativo" in italiano si usa spesso per parlare di popolazioni indigene in America o altre parti del mondo. "Lingua madre" o "lingua materna" sono alternative più naturali. |
Includono cattiva scelta delle parole, termini colloquiali inappropriati per il contesto, frasi troppo complicate. Includono "Cattivo" in italiano significa crudele, malvagio. Non si usa allo stesso modo di "bad" in inglese. |
Sono colpevole di tutti questi.
Ti suggerisco un'alternativa meno diretta. "Colpevole" mi sembra una parola troppo forte, mi fa pensare a un crimine commesso. L'espressione "saperne qualcosa" si usa quando si è già fatto esperienza di qualcosa, un modo per dire "so bene cosa vuol dire, perché anche io faccio questi stessi errori". |
Studiando gli errori di altri si può imparare molto. Studiando gli errori degli altri si può imparare molto. Oppure "notando gli errori degli altri". |
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