Ci sono dei argomenti che dovrebbero essere vietati danella commedia?

Secondo me ha più senso dire "nella"

La commedia è unao dei metodi più sottovalutati per alleviare la pressione della vita quotidiana.

unO dei metodi ("uno" si riferisce a "metodo", quindi va al maschile)

Mentre tutti noi pensiamo allo yoga o alla meditazione come (spazi?) in cui possiamo ottenere la tranquillità, qualcosa di moltao apprezzatao in un mondo diventante ogni giorno più febbrilecaotico, abbiamo dimenticato che la commedia serve proprio pera questo, anche se il silenzio non ci sia, visto che le risate possono darci la sensazione di trovarci nella compagnia giusta.

In che senso lo yoga e la meditazione sono "spazi"?

"Qualcosa" è maschile.

"Diventante" non si usa. In generale i participi presenti sono molto rari e in una frase del genere non si userebbe mai. Al massimi potresti dire "che sta diventando", ma secondo me è meglio omettere il verbo.

Servire A qualcosa

Ciò nonostante, chi pratica l'arte di far ridere gli altri si rischia di mettersi in un imbroglionei guai se dice qualcosa di offensivo, o almeno qualcosa che può classificato come tale.

"Rischiare" NON è riflessivo.

"Mettersi in un imbroglio" non ha senso. "Imbrogliare" è quando qualcuno ti inganna.

Le battute che sfidando sempre di più i limiti del razzismo e del sexssismo.

Tuttavia, mantengo la mia opinione che gli argomenti offensivi non debbano essere vietati nella maggior parte dei casi, dato che un banddivieto significa un attacco alla libertà di espressione.

Uno spettatore ha il diritto di discreparesociarsi dalle opinioni del comico, ma non può mai controllare cosa può dire.

Non ho mai sentito la parola "discrepare". Il Treccani dice che è una parola letteraria, quindi te ne suggerisco una più moderna.

"Mi dissocio" si usa molto tra i giovani un po' come un meme quando qualcun altro fa una battuta potenzialmente offensiva proprio per far intendere che anche se si riconosce che la battuta è divertente, non si condivide il messaggio.